«I temi dell’ambiente, come è noto, sono centrali nel programma del presidente Oliverio e nell’azione di governo di questa giunta regionale che si è distinta sin dal primo momento nella iniziativa contro le trivellazioni nel nostro mare». Così la Regione risponde alle perplessità espresse dagli attivisti No Triv, che hanno chiesto notizie sull’eventuale impugnazione della sentenza del Tar Lazio che aveva rigettato il ricorso della Cittadella contro i decreti ministeriali che autorizzavano nuove trivellazioni nel mar Jonio.
«È utile ricordare – si legge nella nota della Regione – che quella contro le trivellazioni è stata una campagna aperta dalla prima ora. Questa battaglia è stata condotta con il coinvolgimento dei Comuni, della rete associativa e dei cittadini. Il consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno contro le trivellazioni ed a sostegno della linea seguita, in tal senso, dalla giunta regionale. Tra l’altro, per quanto riguarda l’attività di contrasto alle attività estrattive e di ricerca di idrocarburi da parte della Regione, esiste una nutrita rassegna stampa che dimostra esattamente il contrario di quanto affermato da alcune associazioni attraverso la stampa».
«Nessuna ambiguità dunque anzi, al contrario, la Regione Calabria si è mossa con chiarezza e determinazione. Dal Manifesto di Termoli, attraverso cui la Regione Calabria ha aderito formalmente alla battaglia contro le trivellazioni, la giunta regionale si è distinta, in tutti i passaggi, per essere stata tra i soggetti protagonisti di questa battaglia per la salvaguardia e la valorizzazione ambientale del nostro mare. La tutela dei nostri mari e delle nostre coste – è la conclusione – rappresenta una priorità imprescindibile e per questa ragione abbiamo impugnato la sentenza del Tar Lazio al Consiglio di Stato. Nessuna ambiguità, quindi, ma una linea chiara e determinata a difesa del nostro mare, contro ogni ipotesi di trivellazione più o meno camuffata».
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