LAMEZIA TERME «Il rilancio economico ed occupazionale della nostra regione dipende da una serie di fattori, uno dei più importanti riguarda proprio la definizione, il sostegno e lo sviluppo di un progetto industriale che sia credibile e sostenibile. Va da sé che un obiettivo del genere, in un contesto territoriale ed economico strutturalmente debole, dipende dalla capacità e dalla volontà di mettere assieme le esperienze concrete e le competenze dimostrate».
È il messaggio lanciato da Antonio Viscomi, candidato del Partito democratico nel collegio uninominale Camera – Catanzaro Lamezia e nel Collegio plurinominale Camera – Calabria 2, che stamane ha incontrato numerosi imprenditori presso la “Lamezia Europa Spa – Area di Sviluppo Regionale”, Agenzia di Sviluppo Locale a cui la Legge Regionale n° 42 del 2 agosto 2013 ha affidato lo scopo di promuovere lo sviluppo sociale, economico ed occupazionale, di qualificare le competenze e le risorse umane, di accrescere la competitività e l’attrattività dei territori di riferimento valorizzando i sistemi produttivi locali, in piena sinergia con gli strumenti della programmazione regionale e con gli strumenti della pianificazione territoriale.
«L’area industriale ex-Sir – ha sottolineato Viscomi – costituisce oggi l’esempio più evidente e concreto di quanto sia essenziale mutare prospettiva, qui siamo in quella che possiamo definire una condizione di già e non ancora; il già è rappresentato dalle molte realtà aziendali che garantiscono occupazione, generano reddito, contribuiscono alle sorti economiche dell’intero territorio regionale, sono capaci di essere competitive sui mercati extra-regionali. Il non ancora è invece direttamente riferito a quelle condizioni di contesto che rendono tutto più arduo e maledettamente difficile; penso ad un sistema burocratico che non solo non agevola ma manifestamente rallenta o immobilizza, così come penso alla partita delle non adeguate o inesistenti infrastrutture che di fatto impediscono quella logistica che oggi è la vera chiave di successo per i sistemi produttivi ed economici».
Accompagnato dal dirigente di Lamezia Europa, Tullio Rispoli, il professore Viscomi ha visitato alcune realtà imprenditoriali e in particolare Ecosistem, Fragiacomo concimi, Dinamica Packaging, Mantella Srl, Zinco Sud e Coppi.
«Da chi guida aziende affermate – come quelle che ho visitato – emerge chiaramente una impellente necessità e cioè quella di un ascolto consapevole, alla politica non si chiedono miracoli ma solo ed unicamente di fare, e farlo bene, il proprio dovere. È evidente – ha proseguito Viscomi – come l’area industriale lametina testimoni l’urgenza di recuperare una visione strategica e unitaria, la stessa che ha caratterizzato l’idea e la nascita dei patti territoriali e dei contratti di area. Sedersi intorno ad un tavolo è dunque condizione necessaria per far ripartire il sistema economico, tuttavia non è sufficiente perché occorre anche la capacità di guardare lontano e di capire come i cicli economici e i ritmi di impresa non si conciliano affatto con i tempi della politica burocratica. Basti pensare che per il sito di Lamezia, sottoposto a un vincolo paesaggistico che per un’area industriale costituisce un’autentica contraddizione in termini, è dal 1967 che si aspetta lo svincolo autostradale».
«Abbiamo bisogno in questa regione – ha concluso Viscomi – di riscoprire quello “spirito del ‘45” che nel dopoguerra consentì la rinascita italiana. Dobbiamo fare sistema, consapevoli che il successo di una impresa è il successo di tutta una comunità. Ecco, lo “spirito del ‘45” significa proprio questo: lavorare insieme per costruire una nuova regione».
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