REGGIO CALABRIA «Il centrodestra deve parlare in maniera chiara alle diverse realtà del nostro Paese, per far comprendere quanto, da una parte, l’alleanza sia ben ancorata, ed è questa la nostra funzione, a valori moderati, a valori che possano rappresentare soluzioni di Governo vere e reali. E, dall’altra parte, quanto la nostra presenza sia determinante per raggiungere risultati decisivi». Lo ha detto Raffaele Fitto, leader di Noi con l’Italia-Udc, nel corso di due iniziative elettorali a Reggio e Lamezia. «In questa campagna elettorale – ha aggiunto Fitto – si parla tanto della partita al Sud nell’ambito dei collegi uninominali e si citano troppo spesso le tre componenti storiche del centrodestra dimenticando, talvolta, il nostro soggetto politico che nel proporzionale potrebbe fare la differenza e che proprio nell’uninominale sarà sicuramente decisivo. La nostra è una componente che è nata per allargare il campo di azione del centrodestra, ma nelle semplificazioni mediatiche c’è il rischio che questo non emerga».
«Siamo convinti che il centrodestra debba smetterla di giocare alla corsa interna sulla premiership. Smettere questa gara nella quale ogni giorno uno dei componenti dei partiti della coalizione assegna un Ministero all’altro», ha detto ancora Fitto. «Bisogna parlare – ha aggiunto – di cose serie: dei problemi veri del Paese. Soprattutto dare soluzioni realizzabili. In un centrodestra in cui si raccontano soluzioni non possibili, noi abbiamo la difficoltà a starci. In un centrodestra in cui, invece, si individuano soluzioni percorribili, noi ci siamo».
«Casini ha fatto le sue scelte e le sue valutazioni. Io penso che in campagna elettorale, piuttosto che parlare contro qualcuno, sia meglio parlare a favore di qualcosa. Parliamo allora dei valori che il simbolo “Noi per l’Italia-Udc” rappresenta, non come visione nostalgica del passato ma per l’obiettivo molto chiaro che si pone per il futuro. Commetteremmo un grosso errore – ha proseguito Fitto – se rievocassimo nostalgicamente il passato. Dobbiamo, invece, capire come i valori che sono insiti nel nostro simbolo possano essere e sono ancora di grandissima attualità. Questo è il lavoro che noi stiamo facendo. “Noi con l’Italia” dà l’idea di una aggregazione di area moderata, liberale, importante, che si mette insieme come espressione popolare non solamente per la campagna elettorale, ma per il futuro di questo Paese. E non solamente per affrontare in questi giorni, con degli slogan, alcuni problemi, ma fornendo soluzioni a problemi concreti come la pressione fiscale, il lavoro ed il Mezzogiorno, che rappresenta una grande questione. La nostra lista è il baluardo per le politiche che guardino al Mezzogiorno all’interno del centrodestra. Cosa di cui c’è fortemente bisogno visto che fino adesso non ne ha parlato nessuno. Oggi – ha concluso – si comincia a parlare di Mezzogiorno, solo perché nel Mezzogiorno si gioca la partita dei collegi incerti. Noi siamo convinti, invece, che si debba parlare del Mezzogiorno sempre e comunque, per la disoccupazione, lo sviluppo, i problemi infrastrutturali di questa parte del Paese».
GALATI: «RIPORTEREMO IL SUD NELL’AGENDA DI GOVERNO» «Solo il centrodestra può raggiungere la maggioranza in Parlamento. Noi con l’Italia garantirà quell’apporto necessario per riuscire a governare il Paese». È quanto ha affermato Giuseppe Galati, candidato al Senato con Noi con l’Italia al collegio plurinominale della Calabria, all’incontro “Il ruolo di Noi con l’Italia nella coalizione di centrodestra” che si è svolto a Lamezia Terme alla presenza di Raffaele Fitto, Mario Tassone e Luigi Fedele. «La nostra formazione politica – ha aggiunto Galati – può esercitare un ruolo fondamentale all’interno della coalizione di centrodestra con l’obiettivo di riportare il Mezzogiorno nell’agenda di governo. Solo se il Sud Italia riprende fiducia e acquisisce consapevolezza delle sue enormi potenzialità, l’Italia può guardare all’Europa con rinnovato ottimismo». «Il programma del centrodestra – ha osservato Galati – è chiaro: aumentare le pensioni minime, aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro, diminuire la pressione fiscale, che deve essere equa e non oppressiva. Questi sono tra i punti prioritari che occorre perseguire con determinazione. Il turismo, inoltre, deve costituire una risorsa da capitalizzare al meglio per la Calabria in particolare, ma solo a condizione di destagionalizzane l’offerta». «La proposta – ha concluso deve avere la meglio sulla protesta. Solo così è possibile costruire un futuro migliore per il Paese ed il Mezzogiorno».
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