«Qualcuno nel Pd non è all'altezza, dopo il voto faremo pulizia»

Non intendo restare invischiato nelle polemiche, né giornalistiche né tantomeno politiche. E tuttavia, ritengo giusto affidare al Corriere della Calabria una riflessione. Chi lavora nel mondo dell’informazione può consentirsi maggiore libertà nella critica di chi invece ha una responsabilità di conduzione politica. Non è questo il tempo delle recriminazioni o del confronto sul modo di porsi nel partito e con il partito.
Oggi la mia agenda ha un solo punto all’ordine del giorno: la campagna elettorale. Una campagna elettorale già di per sé difficile, incerta e complessa, in cui di tutto c’è bisogno tranne che di aprire nuovi fronti interni.
Il che non significa affatto che quanto ci capita intorno sfugge alla nostra valutazione ed al nostro apprezzamento. E tuttavia questo è materia sulla quale lavorare dopo le elezioni. Sono riflessioni e valutazioni che riguardano uomini, cose, comportamenti e prese di posizione delle quali tutti e ciascuno ne portiamo responsabilità e dei quali si discuterà nelle sedi giuste una volta superato un confronto elettorale che il Pd ha il dovere di vincere non solo per un suo interesse particolare ma, soprattutto, per evitare al Paese e alla Calabria pericolose avventure che pure sono dietro l’angolo, qualora la democrazia partecipata si schianti davanti all’imperversare del peggiore populismo.
Oggi lasciare posti di responsabilità sarebbe anche conveniente ma avrebbe il sapore della peggiore delle diserzioni. Ciò detto, non ci sentiamo certo uomini adatti per tutte le stagioni il che significa che si lavorerà nell’immediato per la campagna elettorale e subito dopo per dare una immagine credibile, pulita, coerente al Pd calabrese. Una operazione, questa, che non potrà non tenere conto anche di quanto avviene in queste ore e in questi giorni nel nostro partito, dove spesso qualcuno non si dimostra all’altezza della generosità della nostra gente e dei nostri militanti.

*Segretario Pd Calabria