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Cosenza, Occhiuto e Oliverio divisi sui fondi per il centro storico

COSENZA Stesso giorno, stesso argomento, reazioni completamente diverse. Il nodo sono i fondi per il centro storico di Cosenza, stanziati dal governo nel contesto di una serie di azioni per la riqu…

Pubblicato il: 21/02/2018 – 18:13
Cosenza, Occhiuto e Oliverio divisi sui fondi per il centro storico

COSENZA Stesso giorno, stesso argomento, reazioni completamente diverse. Il nodo sono i fondi per il centro storico di Cosenza, stanziati dal governo nel contesto di una serie di azioni per la riqualificazione delle periferie urbane.
Le reazioni appartengono al sindaco della città Mario Occhiuto («la montagna ha partorito il topolino») e al governatore Mario Oliverio («finalmente il via libera a un intervento da 90 milioni di euro»). E più distanti non potrebbero essere. 

OCCHIUTO: «DA FRANCESCHINI SOLO PROCLAMI» Inizia il sindaco che, in una nota, commenta «con sarcasmo amaro» il piano di investimenti di circa 600milioni di euro approvato dal comitato scientifico del Mibact e relativo a interventi antisismici sul patrimonio museale statale, con una serie di azioni per la riqualificazione delle periferie urbane e numerosi restauri di beni culturali segnalati dal territorio. «Il ministro Dario Franceschini – ricorda Occhiuto – aveva pubblicamente dichiarato che avrebbe finanziato interventi per il Centro storico di Cosenza. Io personalmente gli avevo spiegato che il problema, qui, riguardava soprattutto la proprietà privata, purtroppo a rischio crollo, così come documentato dalle tantissime ordinanze che ho emesso in questi anni. Nel frattempo lo stesso ministro ha incontrato Comitati e reso dichiarazioni in merito, che però si sono rivelate classiche sceneggiate da propaganda come quella ben nota di Mario Oliverio con la famosa passeggiata pubblica tra i vicoli della nostra città antica. E poi, appunto, il gigante ha partorito un topolino». Occhiuto fa riferimento all’elenco dei finanziamenti approvati, nei quali «evidenzia l’esiguo contentino rivolto solo a strutture pubbliche, senza alcun coinvolgimento del Comune riguardo a priorità e a interventi considerati più urgenti e a rischio crollo. Alcune di queste strutture, come l’edificio della Soprintendenza, erano fra l’altro già state oggetto di messa in sicurezza e di ristrutturazione appena pochi anni fa. Per cui non si dica, per mezzo di comunicati stampa ridondanti, che sono state ascoltate le istanze dei territori perché così non è». Di più: non ci sarebbe stata alcuna «interlocuzione con la programmazione delle amministrazioni locali. Siamo ai soliti annunci infruttuosi, che lasciano i Comuni da soli a fronteggiare le gravi emergenze strutturali e di degrado. L’amministrazione comunale di Cosenza ha fortunatamente già restaurato e messo in sicurezza in questi anni quasi tutto il patrimonio pubblico (compresi il Castello, i ponti storici e i complessi monumentali di San Domenico e Sant’agostino) e adesso si appresta a investire altri 50 milioni di euro circa con finanziamenti che è riuscita ad attivare e che riguardano (per circa 15) pure l’acquisto e il recupero di immobili privati a rischio crollo da destinare a residenza per studenti e giovani coppie. In conclusione: i problemi a Cosenza ce li risolveremo con la nostra capacità di fare, e sempre da soli, perché se aspettiamo Regione e Governo moriremo esclusivamente di annunci».

MA OLIVERIO LODA IL MINISTRO Di tenore opposto la dichiarazione di Mario Oliverio: «Dopo un lavoro durato mesi, finalmente, la Cabina di Regia, alla quale partecipo in rappresentanza delle Regioni del Mezzogiorno, ha dato il via libera, all’intervento di 90 milioni di euro per il centro storico di Cosenza, contestualmente ad altrettanti assegnati ai comuni di Napoli, Taranto e Palermo». «L’intervento di recupero e di riqualificazione del centro storico di Cosenza – prosegue – dovrà svilupparsi nel contesto di riqualificazione e integrazione con l’area urbana in stretta sinergia con i principali programmi di investimento che interessano l’intera area urbana, tra i quali l’Accordo di Programma per la mobilità sostenibile e l’Agenda urbana. Cosenza e l’area urbana, insieme alle città di Napoli, Taranto e Palermo avranno un’occasione importante di sviluppo e crescita sociale, di rilancio dell’attrattività turistica, di messa in sicurezza delle proprie emergenze culturali e abitative».
«L’azione del governo regionale, in sinergia con le istituzioni nazionali e locali – ricorda il presidente della Regione – è partita dal giugno 2015 quando, in seguito ad ennesimi crolli avvenuti nella città antica, all’interrogazione parlamentare che sollecitava il governo ad azioni eccezionali mirate alla salvaguardia di un patrimonio storico di eccellenza e dei suoi abitanti. La giunta regionale ha promosso una iniziativa ed una interlocuzione tesa alla sensibilizzazione del governo nazionale e del Parlamento, anche attraverso la richiesta dello stato d’emergenza. Con l’approvazione della proposta dei documenti già approvati dalla Cabina di Regia da parte del Cipe, si entrerà nella fase attuativa. Dal giorno successivo l’azione della Regione sarà impegnata a favorire la costruzione del processo operativo che dovrà essere efficace e rapido negli interventi, attraverso il confronto con i Ministeri interessati, gli Enti locali e in particolare con il comune di Cosenza, per la sottoscrizione del Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) e la definizione del piano degli interventi». 

«Un ringraziamento – conclude Oliverio – sento di esprimere al governo nazionale ed in particolare ai ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, al ministro della Coesione Claudio De Vincenti e al ministro Luca Lotti presidente del Cipe, grazie ai quali è stato possibile realizzare questo importante risultato per la salvaguardia, la messa in sicurezza e la valorizzazione di uno dei centri storici più importanti e qualificati del Mezzogiorno d’Italia». 

 

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