COSENZA Il gup del Tribunale di Cosenza, Giuseppe Greco, ha emesso nei confronti di Damiano Grispo, (medico di base a Bisignano e già vicesindaco di quel Comune), sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste, in ordine alle contestazioni di violazione della normativa in materia di stupefacenti, truffa ai danni del servizio sanitario nazionale, nonché falso in certificati, per aver prescritto ad un suo paziente alcuni farmaci contenenti la sostanza oppiacea del tipo “Fentanil”.
La pubblica accusa, rappresentata dal pm Giuseppe Visconti, nel maggio 2016, aveva richiesto ed ottenuto dal gip del Tribunale di Cosenza la misura dell’interdizione nei confronti di 5 medici di Bisignano, tra i quali Grispo, sul presupposto che i predetti si erano “prestati” a prescrivere farmaci oppiacei a soggetti tossicodipendenti, che a loro volta avevano ceduto a terzi i farmaci stessi, dando luogo al cosiddetto “sistema Bisignano”.
Nel luglio del 2016, il Tribunale della libertà di Catanzaro aveva accolto il ricorso del medico, annullando l’ordinanza interdittiva.
Dopo la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm, quattro dei cinque medici imputati avevano patteggiato la pena, mentre per Grispo i suoi difensori, gli avvocati Luigi Malomo e Nicola Carratelli, avevano insistito per il non luogo a procedere, rappresentando che l’attività del medico era riconducibile a finalità meramente terapeutiche, sulla base di corposa attività di indagine difensiva e di consulenza tecnica di parte redatta da Antonio Palmieri.
Il 2 maggio del 2017, il giudice per l’udienza preliminare ha disposto una perizia per verificare se le prescrizioni dei farmaci oppiacei rilasciate dal dottor Grispo fossero da considerare strettamente finalizzate ad uso terapeutico, nominando perito il professore Giacinto Bagetta, ordinario di farmacologia presso l’Unical.
Bagetta ha quindi depositato il suo elaborato nell’ottobre del 2017, concludendo per la riconducibilità delle prescrizioni a finalità terapeutiche, e confermando tali sue conclusioni all’udienza del 24 gennaio scorso, nel corso della quale è stato lungamente esaminato da parte del pm e dei difensori di Grispo.
Nell’udienza di mercoledì, il pm ha ribadito le sue richieste, insistendo per il rinvio a giudizio dell’imputato, mentre Carratelli e Malomo hanno lungamente evidenziato l’insussistenza dei reati contestati.
Dopo una lunga camera di consiglio, il gup ha quindi emesso sentenza di non luogo a procedere nei confronti del medico, per insussistenza dei fatti contestatigli.
x
x