CROTONE «Ho l’impressione che sulla vicenda si voglia sollevare un polverone ed invece il tutto è così cristallino da non poter essere interpretato in nessun altro modo». Lo ha scritto in un comunicato l’assessore comunale all’Urbanistica di Crotone, Rori De Luca, a proposito di «alcuni organi di stampa» che hanno pubblicato articoli in cui vengono riportati «malumori o polemiche intorno alla volontà di questa amministrazione comunale (Crotone per chi legge, ndr) di volere approvare, lunedì prossimo, nel corso del consiglio comunale, le linee guida del documento preliminare del Psc». Secondo De Luca, quindi, non ci sarebbero né polemiche e né mal di pancia, «perché tutto è cristallino». Sullo stesso argomento, ma i toni sono del tutto diversi, il capogruppo in consiglio comunale di “Crotone bene comune”, Giovanni Procopio, ha diffuso una nota, nella quale si legge: «Mi corre l’obbligo stigmatizzare un atteggiamento non consono a quello che per me rappresentano le basilari regole democratiche in ordine alla preparazione di un importante consiglio comunale come quello che dovrebbe tenersi il 26 febbraio». Proseguendo Procopio sottolinea che il «punto all’ordine del giorno non è per nulla banale ma, al contrario, fondamentale per lo sviluppo urbanistico ed economico della città» e aggiunge: «Per mesi ho chiesto, in qualità di capogruppo, la documentazione di questo importante atto senza avere mai compiutamente avuto puntuali riscontri se non illustrazioni generiche». Lo stesso Procopio definisce la riunione dei capigruppo convocata ieri per aggiungere il punto del Psc all’ordine del giorno, del prossimo consiglio comunale, «affrettata e corsara, che molti hanno definito un “blitz”. Questa convocazione – sempre a parere di Procopio -, rappresenta ancora una volta il tentativo di svuotare il ruolo e i poteri del consiglio comunale nella sua interezza». Secondo quanto scrive Procopio, quindi, sono diversi i consiglieri comunali ad avere il mal di pancia. Di sicuro non sono contenti gli organi professionali (architetti, ingegneri e altri), che ieri hanno avuto, tra di loro, interlocuzioni telefoniche continue. Il punto del Psc è stato, comunque, posto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio, che prima, a meno che non si proceda ad un inversione, dovrà trattare oltre 70 questioni. C’è il bilancio e una sfilza di vicende da normalizzare, compreso l’adeguamento del costo dello smaltimento dei rifiuti. Il Consiglio è, infatti, chiamato ad aumentare a 205 euro a tonnellata il costo dello smaltimento, perché la città pitagorica non fa differenziata (i numeri ufficiali parlano del 9%).
Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it
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