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Lettere firmate dal dg morto, il «disguido» all'Asp di Vibo

VIBO VALENTIA L’Asp di Vibo Valentia lo chiama «disguido tecnico» ma in realtà potrebbe essere una vera e propria figuraccia. A raccontarla, e a fare mea culpa, o quasi, della vicenda, è la stessa …

Pubblicato il: 27/02/2018 – 17:58
Lettere firmate dal dg morto, il «disguido» all'Asp di Vibo

VIBO VALENTIA L’Asp di Vibo Valentia lo chiama «disguido tecnico» ma in realtà potrebbe essere una vera e propria figuraccia. A raccontarla, e a fare mea culpa, o quasi, della vicenda, è la stessa Azienda attraverso una nota. Il tutto parte dal controllo sulle autocertificazioni per l’esenzione del ticket, così come disposto dal Dm del ministero dell’Economia e delle Finanze. «Nel 2015 sono state avviate le attività di controllo sulle autocertificazioni per reddito – si legge nella nota – presentati dagli assistiti e relative agli anni 2011 e 2012 procedendo nel contempo, al recupero delle somme non versate in tutti quei casi in cui sia stata accertata l’insussistenza del diritto all’esenzione». «Recentemente – prosegue ancora la nota – è stata avviata identica procedura per il recupero delle somme relative all’anno 2013 affidando a Poste italiane spa, il compito di inviare le comunicazioni ai cittadini coinvolti». E fin qui niente di strano. «Purtroppo per un disguido tecnico, di cui – tengono a sottolineare i vertici dell’Asp – si sta accertando la reale responsabilità, sono state inviate a numerosi utenti delle lettere che fanno riferimento alle autocertificazioni prodotte nel 2011-2012 e non nel 2013, ma cosa ancor più grave le stesse lettere riportano erroneamente la firma del compianto dottor Florindo Antoniozzi già direttore generale di questa Asp». Dunque molti vibonesi si sono visti recapitare a casa una lettera dell’Asp firmata da un dirigente che non solo non è più dirigente ma che è anche morto. La nota prosegue poi con la formale raccomandazione agli utenti che hanno ricevuto la lettera a «non tenerne conto» e se qualcuno «avesse già provveduto al pagamento dell’importo riportato nella missiva, gli uffici competenti procederanno ad imputare tale somma al corretto anno di riferimento, vale a dire all’anno 2013». Infine la stessa Asp assicura che presto sarà «inviata la regolare comunicazione agli interessati» mentre si «cercherà di fare chiarezza» su una vicenda che assume dei tratti quasi macabri.

 

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