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Un raro intervento di chirurgia addominale all'Annunziata

COSENZA «Il più complesso intervento di chirurgia addominale, la duodenocefaloprancreasectomia in urgenza è stato eseguito con successo, dall’equipe della Uosd di Chirurgia epato-bilio-pancreatica …

Pubblicato il: 06/03/2018 – 13:25
Un raro intervento di chirurgia addominale all'Annunziata
Un raro intervento di chirurgia addominale all'Annunziata

COSENZA «Il più complesso intervento di chirurgia addominale, la duodenocefaloprancreasectomia in urgenza è stato eseguito con successo, dall’equipe della Uosd di Chirurgia epato-bilio-pancreatica dell’Azienda ospedaliera di Cosenza. La particolarità di questo intervento – si legge in una nota stampa della direzione generale dell’Annunziata -, che, ormai viene eseguito di routine, nella Uosd di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica per patologie tumorali, ha salvato la vita ad un giovane paziente, operato in una struttura sanitaria periferica e trasferito all’Azienda ospedaliera di Cosenza, per complicanze post operatorie, è rappresentata dalla difficoltà tecnica molto alta dell’intervento».
«Viene eseguito solo nei migliori centri di eccellenza nazionali ed il carattere d’urgenza ed emergenza ne amplifica le difficoltà. Il paziente, appena trasferito nella Uosd di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica, è stato accuratamente valutato dai chirurghi, dottori Vaccarisi, Pellegrino e Canonaco, dal radiologo Florio e dall’anestesista Gambardella e, sottoposto d’urgenza, ad un intervento di toilette e drenaggio addominale, per dominare l’insorgenza di una gravissima peritonite. Segue il decorso di circa una settimana – prosegue la nota -, durante il quale viene effettuata la stabilizzazione dei parametri vitali, la ripresa della diuresi e riequilibrio generale, e vengono eseguiti numerosi indagini che consentono di diagnosticare una fistola bilio-pancreatica, dovuta ad un indebolimento della parete del duodeno, causata da un ulcera di vecchia data. A seguito di consulto multidisciplinare tra cirurghi, radiologi, anestesisti, rianimatori e terapisti intensivi, si è optato per l’intervento più difficile di tutta la chirurgia addominale: la duodenocefalopanceasectomia in urgenza, eseguito in pochi centri di eccellenza italiani. Con il sostegno del direttore medico del Pu, Salvatore De Paola e del direttore sanitario aziendale, Mario Veltri, si procede all’intervento durata 10 ore».
«L’equipe chirurgica composta dai dottori Vaccarisi, Pellegrino, Rizzuti Canonaco e Fusilli, si è avvalsa delle competenze del dottore Vallone, per il drenaggio sotto guida ecografica del versamento pleurico bilaterale, delle anestesiste, dottoresse Biscardi e Brunelli, per il monitoraggio dei parametri vitali e dei radiologi, Zanolini e Sbano per gli esami radiologici eseguiti nel corso dell’intervento. Al tavolo operatorio si alternano due equipes infermieristiche coordinate dalla coordinatrice infermieristica F.F. M.T. Garofalo. Al termine il paziente è stato avviato alla Terapia intensiva post operatoria, dove viene accolto dalla dottoressa Gallo e, amorevolmente, accudito dagli infermieri di Rianimazione. Dopo 5 giorni il paziente viene trasferito nella degenza della Uosd di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica e assistito, altrettanto amorevolmente, dagli infermieri della suddetta Uosd. Allo stato presenta un normale decorso post operatorio e ha iniziato l’alimentazione orale. Fra qualche tempo potrà ritornare a casa, dalla sua famiglia, che non lo ha mai abbandonato un solo istante».
«Mi congratulo con tutti gli operatori coinvolti per questo successo che – ha spiegato il direttore generale Achille Gentile – dimostra come l’Azienda ospedaliera di Cosenza, possieda e sia capace, lavorando in collaborazione, di essere centro di eccellenza di numerose patologie. Orgoglioso dell’esperienza maturata dall’equipe chirurgica, ma anche dai servizi di Anestesia, Rianimazione, Radiologia, Ecografia interventistica, dal personale infermieristico e dagli operatori socio-sanitari. La risposta corale è il segno tangibile che una sanità di qualità, in linea con i più prestigiosi centri di eccellenza nazionali ed internazionali è possibile e che ci sono tutte le competenze necessarie per evitare ai cittadini della nostra regione i faticosi e dispendioso viaggi della speranza».

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