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I tesori della Calabria “aperti” nelle giornate Fai

Ritrovare la propria identità in un evento festoso e rassicurante che supera gli schieramenti e fa sentire tutti parte di uno stesso grande e meraviglioso Paese, bene comune di ogni italiano.Le ape…

Pubblicato il: 15/03/2018 – 22:26
I Giganti della Sila

Ritrovare la propria identità in un evento festoso e rassicurante che supera gli schieramenti e fa sentire tutti parte di uno stesso grande e meraviglioso Paese, bene comune di ogni italiano.
Le aperture delle Giornate Fai di Primavera, sabato 24 e domenica 25 marzo 2018, raccontano con la loro straordinaria varietà un’Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia. Per questo il Fondo Ambiente Italiano invita tutti a partecipare a questa grande festa italiana, vivendo la gioia di sentirsi parte di un popolo con solide radici che in questo modo rafforza il filo che lo lega.
L’energia dei 50.000 volontari del FAI attraversa la Penisola da Nord a Sud alle isole e spinge la gente a scoprire, negli oltre 1000 i luoghi aperti al pubblico, i tanti frammenti di una stessa identità. Palazzi solitamente inaccessibili, aree archeologiche, borghi che custodiscono antiche tradizioni, colonie marine abbandonate, luoghi dello sport e della produzione, chiese e monumenti che svelano spazi sorprendenti.
La manifestazione, oltre a essere un momento di incontro tra il FAI e la gente, uniti nel festeggiare e raccontare la propria storia più bella e più nobile, è anche un importante evento di raccolta fondi e un’occasione per raccontare a tante persone gli obiettivi e la missione della Fondazione. All’accesso di ogni luogo aperto verrà chiesto ai visitatori un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro: i preziosi contributi raccolti saranno destinati al sostegno delle attività istituzionali del Fai.
La Calabria è presente anche quest’anno nella manifestazione nazionale con apertura di beni culturali e invito alla fruizione di luoghi di particolare interesse storico, artistico e ambientale.
L’esercito dei volontari, costituito in Calabria da sei Delegazioni e due Gruppi Fai, con il coordinamento della presidente regionale, Anna Lia Paravati, ha organizzato, insieme a comuni, scuole, enti, associazioni, visite, spettacoli, degustazioni, mostre, allestimenti, punti di aggregazione per condividere le giornate di festa nel nome della bellezze. Dal Pollino allo Stretto, accompagnati dai volontari e dai sempre più preparati Apprendisti Ciceroni.
Dal borgo di Saracena a quello di Calopezzati, all’archeologia nel Centro Storico di Cosenza, dalle chiese e scorci di Santa Severina, al piccolo centro antico di Bovalino. E ancora i Tesori di Curinga (indicati come Chicca dal Fai nazionale), i luoghi della storia di Vibo Valentia, per chiudere a Reggio Calabria con le testimonianze dell’antica Reghion e la Biblioteca Comunale.
Un viaggio tra luoghi, storie, personaggi, tradizioni, cibo e musica.

DA NORD A SUD

La Delegazione Fai Pollino quest’anno ha scelto Saracena, un centro di 4.000 abitanti ai piedi della catena del Pollino.
Sono più di cento i giovani “Ciceroni” che sono stati preparati per guidare i visitatori nei luoghi più caratteristici e ricchi di storia.
Si parte dalla Chiesa di Santa Maria del Gamio ricca di opere d’arte per passare alla Chiesa di Santa Maria delle Armi ubicata nel più antico quartiere del paese.
Altro luogo di particolare interesse sarà la visita alla Cantina Sociale, presidio Slow Food, “Moscato di Saracena”. Il famoso vino liquoroso che si ottiene dalla vinificazione di una varietà di particolari uve che si producono solo in loco. Si racconta che già nel 500 i barili contenenti il Moscato di Saracena venivano consegnati in Vaticano per finire sulla tavola di Papa Paolo IV. E’ un prodotto che viene ormai apprezzato in tutto il mondo.

La Delegazione di Cosenza ha organizzato un itinerario di visite denominato “Le aree archeologiche nei palazzi del centro storico di Cosenza”, dedicato a quattro siti decisamente poco noti, per illustrare la storia di quella che è stata la Metropoli dei Brettii dal IV sec. a.C..
1) Area di scavo ubicata in Vico I San Tommaso, nell’edificio che ospita il Settore Educazione del Comune di Cosenza;
2) area archeologica all’interno della Biblioteca Nazionale, nell’edificio già sede del Seminario Arcivescovile,;
3) cantiere aperto dalla Provincia di Cosenza per la ristrutturazione dello storico Liceo Bernardino Telesio;
4) infine, con ingresso esclusivo per gli iscritti e per chi si iscriverà quel giorno, i resti di terme romane e di strutture ellenistiche emersi negli scavi del 1985 e del 1997, ubicati nei locali sotterranei della Filiale UBI BANCA in Palazzo Sersale, mai aperti al pubblico.
Le visite saranno guidate dagli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico “B.Telesio”, del Liceo Scientifico “E.Fermi” e del Liceo Scientifico “G.B. Scorza” nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 marzo (h.10/13 – 15,30/18,30. Chi si iscriverà nell’occasione riceverà, oltre che gli omaggi FAI, anche una “carta archeologica” di Cosenza.

Da Cosenza alla costa ionica.
Solo nella giornata di domenica 25 marzo (h.9,30/13 e 15/17,30), grazie ai volontari del neo costituito gruppo FAI di Rossano sarà possibile scoprire il borgo di Calopezzati.
Quattro i siti che saranno visitabili:
1) la Chiesetta di San Marco, alle pendici del colle sulla cui sommità sarà aperto l’ex convento dei Minimi di S. Francesco di Paola;
2) la Chiesa Matrice della Madonna dell’Assunta;
3) la Chiesa della Beata Vergine dei Sette Dolori, conosciuta come Chiesa del Castello, risalente forse all’anno 1000;
4) il castello feudale – noto come Castello Giannone dalla famiglia che ne è proprietaria dal 1900 – che ha origine da un impianto fortificato bizantino.
Le visite del Castello saranno guidate dai giovanissimi Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Omnicomprensivo Statale di Calopezzati, mentre quelle degli altri tre siti dai volontari dell’Associazione Baia Borea.

Da un giovane gruppo appena nato ad un altro che va consolidandosi, quello di Santa Severina, che ha previsto un percorso nella parte occidentale della rupe che partendo dalla base del castello risale al museo diocesano dove saranno esposte per la prima volta delle opere recentemente restaurate. La fruizione di uno dei Borghi più belli tra Chiese, bagli e scorci: passeggiando per Corso Aristippo, nell’antico quartiere della Piazza di Santa Severina.
In occasione delle Giornate Fai si esporrà nell’interno della chiesa di Sant’Anna la tela di Francesco Giordano del XVIII secolo rappresentante Sant’Anna.
E nelle sale del museo si esporranno eccezionalmente, e per la prima volta, dei beni ecclesiastici da poco restaurati.

La Delegazione FAI di Catanzaro in occasione delle Giornate FAI di Primavera condurrà i visitatori “Alla scoperta dei tesori di Curinga”, uno dei borghi di eccellenza della Calabria per le sue caratteristiche archeologiche, ambientali e paesaggistiche e per il pregio del centro antico che, collocato sulla sella istmica, si affaccia sul mar Tirreno.
Tre gli itinerari programmati: archeologico, ambientale, storico artistico. In primo luogo “Un tuffo nelle Terme”, itinerario archeologico che prevede l’apertura eccezionale delle Terme Romane (generalmente chiuse per lavori di scavo), uniche in Calabria per il fatto di conservare la struttura fin quasi all’altezza della copertura.
L’amministrazione comunale e le associazioni locali organizzeranno una serie di eventi tra cui una prestigiosa mostra sulla malaria di Antonio Panzarella, mostre di artigianato tessile, mercatini di prodotti tipici e artigianali, concerti musicali, animazione, giochi della memoria, attività ludiche con i bambini, declamazione di poesie in vernacolo; proprio un week-end da favola.
Saranno inoltre stipulate convenzioni con i ristoranti del luogo per offrire una eccellente ospitalità a prezzi convenienti.

La Delegazione FAI della Locride e della Piana ha previsto, per l’edizione 2018, un articolato programma volto a valorizzare due importanti luoghi che ricadono rispettivamente nel territorio della Locride e in quello della Piana:
1) il borgo di Bovalino Superiore, tipicoinsediamento del X-XI secolo; cinto da alte mura e con due porte urbiche di accesso, si sviluppa in senso longitudinale secondo un lungo percorso di spina, a cui si attestano le case e i vicoli disposti a pettine. Al suo interno si trovano il Castello, di fondazione medievale e irrimediabilmente danneggiato nella seconda metà del ‘900, e la Chiesa Matrice di Santa Maria ad Nives e San Nicola di Bari. Nei pressi della Chiesa Matrice è possibile visitare la casa in cui visse la propria infanzia il beato Camillo Costanzo (1571-1622), missionario e martire gesuita. L’itinerario sarà arricchito da postazioni ambientali che affacceranno sulle valli che lambiscono il crinale di Bovalino e dal racconto di storie degli uomini illustri nonché da canti e nenie popolari.
2) Cittanova: visita privilegiata riservata agli iscritti Fai (e ai non iscritti che effettueranno l’iscrizione o il rinnovo al Fai in loco): la dimora dei Rodinò di Miglione (oggi Villa Niglia), edificata intorno alla seconda metà del XVIII secolo nel suffeudo di Sant’Antonio, Comune di Cittanova, si erge, imponente, su di un piccolo poggio che domina i pianeggianti terreni coltivati e si apre sul golfo di Gioia Tauro. All’edifico, in stato di abbandono, è stata data nuova vita alla fine del secolo scorso dallo scultore Giuseppe Niglia (1934-2011) e la Villa oggi ospita, come Casa Museo, un’interessante collezione delle sue opere. Visite a cura di esperti. La prenotazione on-line è obbligatoria, i posti sono limitati.

La Delegazione Fai di Vibo Valentia quest’anno per le Giornate di Primavera ha seguito due percorsi legati proprio al 2018.
Il primo riguarda la Grande Guerra, con l’apertura del Convitto Nazionale Filangieri perché moltissimi giovani che frequentavano il Liceo partirono per combattere e pochissimi ritornarono a casa. Per ricordare questo sacrificio all’ingresso dell’Istituto vi sono due grandi statue marmoree raffiguranti due angeli (attribuiti al Cefaly) con due stele che contengono una epigrafe e l’altra i nomi dei ragazzi morti in guerra.
Quindi la visita al Parco delle Rimembranze. Un oasi di verde che costituisce non solo un patrimonio storico e culturale ma anche ambientale e soprattutto rappresenta il mantenimento della Memoria Civile.
Solo per il venerdì per le scuole e per gli iscritti ci sarà la possibilità di visitare l’aeroporto militare L. Razza che ospita il 14° Battaglione “Calabria”.
Il secondo percorso è dedicato al cibo come Cultura del Territorio
Sarà aperto per l’occasione il Tempio di Kore e Demetra dea delle messi. Sarà proposta anche la visita del Convento dei Domenicani oggi Valentianum proprio perché i Conventi erano autonomi sotto questo aspetto e spesso dai conventi venivano delle eccellenze culinarie. Nel Chiostro è prevista, infatti, una esposizione dei prodotti di eccellenza e identità del territorio. Dalla Nduja alla Cipolla, dall’Olio al Pane, dai Dolci al Vino. Sono, inoltre, previste anche manifestazioni collaterali: mostre di artisti sul tema del Cibo, Concerto del Conservatorio “Torrefranca” di Vibo.

La Delegazione di Reggio Calabria continua il suo impegno rivolto alla conoscenza delle origini e dell’anima antica della città dello Stretto. Le Giornate Fai di Primavera saranno l’occasione per “incontrare” l’antica città di Reghion, il nuovo Parco Archeologico della cinta muraria greca alla collina degli angeli. La polis di Reghion costruita a controllo delle Stretto dai Calcidesi, alla fine dell’VIII sec.a.C., come la maggior parte delle colonie della Magna Grecia, era circondata da mura di cinta per la difesa dagli attacchi nemici. Al momento si conoscono tre grandi tratti della murazione urbica che sono posizionati in aree opposte della città moderna. Il programma prevede anche la visita alla Villa e alla Biblioteca Comunale “Pietro De Nava”, uno tra i più antichi istituti bibliotecari calabresi. La biblioteca fu istituita con Decreto Regio del 31 marzo 1818, oltre al fondo librario che conta oltre 116.000 opere, comprende una corposa raccolta di 147 pergamene dei sec. XIII – XIX, 45 manoscritti , 14 incunaboli, 582 cinquecentine e oltre 4700 tomi del 1600 e 1700, conserva dipinti, sculture, basso rilievi, plastici e archivi, definibili “autentici tesori nascosti”. Le visite sono a cura di 125 Apprendisti Ciceroni provenienti da 8 Istituti e Licei partecipanti all’evento (5 di Reggio, 1 di Villa S.G., 1 di Palmi e 1 di Melito P.S.).

Le Giornate Fai di Primavera saranno un’occasione in più per visitare anche l’unico bene Fai della Calabria: I Giganti della Sila, i monumentali pini secolari del Parco Nazionale, donati al Fondo Ambiente Italiano nel 2016.

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