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L'app calabrese che vuole rivoluzionare il turismo

Oggi nasce Sensappzionale.it, l’app con il sesto senso, che si prefigge di rivoluzionare i concetti di tempo libero e turismo in Calabria e non solo. Da un’idea di Massimiliano Capalbo, imprenditor…

Pubblicato il: 20/03/2018 – 13:25
L'app calabrese che vuole rivoluzionare il turismo

Oggi nasce Sensappzionale.it, l’app con il sesto senso, che si prefigge di rivoluzionare i concetti di tempo libero e turismo in Calabria e non solo. Da un’idea di Massimiliano Capalbo, imprenditore eretico e product manager di Orme nel Parco, scrittore e interprete motivazionale, e il supporto tecnico e professionale di Francesco Sinopoli, imprenditore informatico; Francesco Paradiso, UI/UX designer e developer freelance ed Emanuele Scozzafava software freelance.
Si tratta di un prodotto declinato su più piattaforme, un website e un’app per Android (e stiamo già lavorando sulla versione per i dispositivi Apple) in grado di geolocalizzare gli utenti e di suggerire le esperienze sensoriali (suddivise per sensi) più vicine da poter vivere nei piccoli ritagli di tempo che si hanno a disposizione, al momento solo in Calabria. Ammirare un tramonto, gustare un piatto tipico, contemplare un’opera d’arte, fare il bagno sotto una cascata, tutto questo sarà possibile con pochi click. “Sensappzionale nasce da una consapevolezza di fondo – spiega Capalbo – che il mercato del turismo, sempre in continua evoluzione, è sempre più frammentato e dinamico. Sensappzionale, prima che al turista tout court, si rivolge al turista di prossimità, ovvero al residente, che quasi sempre è all’oscuro delle numerose attrattive presenti sul territorio dove vive, perché non ha gli occhi per vedere o il tempo per fermarsi ad osservare e magari decide di prendere un aereo per fare, a centinaia di migliaia di chilometri di distanza, quello che potrebbe fare sotto casa propria».
Sensappzionale nasce al termine di 15 anni di esperienza che Capalbo ha maturato nel settore del turismo e del tempo libero, in particolare in Calabria. Dopo aver percorso in lungo e in largo la regione, per anni, si è trovato ad avere in mano un database di centinaia di attrattive da far invidia ai migliori tour operator. La scelta della Calabria scaturisce dalla consapevolezza che questa regione ha tutte le carte in regola, ovvero le condizioni potenziali, per poter offrire a chi sceglie di visitarla la possibilità di vivere esperienze di viaggio uniche e variegate e, ai suoi abitanti, le risorse economiche per vivere. Capalbo non si è limitato a fare impresa in questi 15 anni, ma ha anche scritto libri, connesso imprenditori, incontrato studenti e istituzioni, per accrescere la consapevolezza tra i calabresi del valore delle risorse presenti nella regione.
L’incontro con Francesco Sinopoli, suo compagno di scuole superiori, ed esperto imprenditore informatico ha reso possibile la trasformazione di un’idea in un progetto concreto, al quale hanno dato il loro supporto professionale anche Francesco Paradiso ed Emanuele Scozzafava, il primo occupandosi dell’immagine coordinata del progetto, di User eXperience design e User Interface design per il web, e il secondo dello sviluppo dell’applicazione mobile. «Sensappzionale mira ad utilizzare il crowdsourcing grazie alle guide locali ma anche al cittadino che ama e conosce i tesori nascosti del suo territorio – afferma Francesco Sinopoli – per questi due profili la piattaforma prevede un coinvolgimento diverso: la guida o l’esperto è candidato a far parte della redazione, il cittadino può invece diventare parte attiva della community segnalando delle esperienze da vivere. Inoltre, per gli utenti abbiamo previsto nelle prossime versioni un meccanismo di gamification proprio per aumentare il loro coinvolgimento. Il ruolo della redazione è centrale perché il progetto si basa sulla qualità e attendibilità delle informazioni veicolate al suo interno e per questo motivo non saremo mai un semplice aggregatore. Quello che abbiamo fatto è costruire il nostro MVP su delle ipotesi, ora inizieremo a sperimentare misurando i risultati e imparando da essi; grazie a un feedback-loop continuo puntiamo ad ottenere un servizio in grado di interpretare al meglio le esigenze legate a questa nuova forma di turismo di prossimità».
Tra il sentimento di gelosia (tipico di chi vorrebbe custodire gelosamente le cose belle) e quello dell’orgoglio (di volerle mostrare agli altri) ha prevalso il secondo e, messo da parte ogni timore, il progetto è diventato realtà. «La storia ci dimostra – conclude Capalbo – che l’oblio non ha contribuito a preservare questa regione ma, semmai, ad impoverirla e a renderla preda di neocolonialisti senza scrupoli. Spetta agli imprenditori turistici seri difenderla perché il turismo non è un obiettivo della partitica ma è una conseguenza della capacità dei residenti di riconoscere le risorse che li circondano e di trasformarle in valore, creando imprese in grado di valorizzare queste risorse invece di danneggiarle come è avvenuto fino ad oggi. Ciò che dà ritmo alle emozioni sono i sensi, i cinque sensi (udito, vista, olfatto, tatto, gusto) attraverso i quali percepiamo la realtà. A questi abbiamo aggiunto un sesto senso che, nel turismo, sta diventando sempre più l’elemento in grado di fare la differenza: l’empatia, ovvero la capacità di entrare in relazione con le persone che, nel corso di queste esperienze, si possono conoscere ed incontrare. Non sappiamo dove questo progetto ci porterà ma siamo convinti che si tratta di qualcosa di Sensappzionale».

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