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Abramo: «Primi passi avanti per la sanità catanzarese»

Il sindaco del capoluogo annuncia di aver ricevuto dai dg dell’Asp, del “Pugliese-Ciaccio” e della “Mater Domini” un documento contenente le proposte per risolvere alcune criticità nella gestione d…

Pubblicato il: 29/03/2018 – 17:28
Abramo: «Primi passi avanti per la sanità catanzarese»

CATANZARO «Il reclutamento di quattro medici per l’emergenza e la continuità assistenziale, l’adeguamento e l’ampliamento dei locali del pronto soccorso e del numero dei posti letto dell’Osservazione intensiva breve (Obi) del “Pugliese”, l’integrazione dell’organico con l’ulteriore reclutamento, già in itinere, di tre ulteriori unità mediche e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente fra i dipartimenti di emergenza delle Asp di Catanzaro, Crotone e Vibo e delle due aziende ospedaliere del capoluogo». Sono queste – è detto in un una nota del Comune di Catanzaro – le soluzioni contenute nel documento inviato al sindaco del capoluogo, Sergio Abramo, dai direttori generali dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, Giuseppe Panella, dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Giuseppe Perri, e dell’azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini”, Antonio Belcastro.
«Era stato proprio il primo cittadino catanzarese – riporta ancora la nota – a sollecitare i vertici delle aziende per individuare le soluzioni alle criticità esistenti da tempo nel pronto soccorso del “Pugliese”. Nella lettera inviata a Palazzo De Nobili è stato inoltre sottolineato che verrà curata “l’appropriatezza degli accessi attraverso la sensibilizzazione dei medici generici e dei pediatri di base per una più oculata presa in carico dei pazienti con patologie non bisognevoli di ricovero ospedaliero”. Nello specifico, l’Asp provvederà progressivamente a potenziare “il nuovo modello Uccp Aft, del quale la Provincia di Catanzaro, a differenza di tutti gli altri territori della regione, offre già da qualche anno assistenza h12 o h24 attraverso le Uccp di Catanzaro, Lamezia, Soverato e quelle presenti nelle Case della salute di Chiaravalle, Decollatura, San Pietro a Maida e Borgia”. Il documento conferma pure la disponibilità della ‘Mater Domini’ ad accettare “pazienti, per singole patologie o sulla base delle appropriatezze, previa intesa fra le direzioni”».
«In seguito alle mie richieste – ha affermato Abramo -, le aziende ospedaliere e sanitarie del capoluogo hanno risposto in maniera concreta dimostrando la volontà esclusiva di risolvere i problemi del pronto soccorso del Pugliese. Questa sinergia interistituzionale è l’unica strada da seguire per risolvere alla radice le criticità di uno dei più importanti pronto soccorso della regione e dare risposte più efficaci ed efficienti agli utenti che raggiungono l’Emergenza del “Pugliese” da ogni parte della provincia e da gran parte della Calabria. Con la risposta che mi hanno inviato i dg ai quali rivolgo un sincero ringraziamento, siamo di fronte a un primo, ma concreto passo avanti per la risoluzione di questa vicenda, che assume una valenza fondamentale in attesa che venga compiuto il percorso per l’integrazione fra “Pugliese-Ciaccio” e “Mater Domini” e si arrivi alla nascita di un’unica azienda ospedaliero-universitaria, la più grande e autorevole della Calabria».

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