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Cosenza, ok al bilancio. E Vigna si dimette – VIDEO

Nei prossimi giorni l’ex vicesindaco, condannato per il crac Tesi, formalizzerà le dimissioni da assessore al sindaco Mario Occhiuto. Che per lui ha solo parole al miele: «Senza di lui non saremmo …

Pubblicato il: 29/03/2018 – 15:11
Cosenza, ok al bilancio. E Vigna si dimette – VIDEO

COSENZA Passa il bilancio e lascia Luciano Vigna. Basterebbero queste poche parole a riassumere la riunione d’assise a Palazzo dei Bruzi ma quello che succede nel sottobosco politico cittadino apre scenari interessanti in vista del futuro prossimo della città e non solo, visto l’anno e mezzo che separa i calabresi dal voto regionale. Nei prossimi giorni formalizzerà le dimissioni al sindaco Mario Occhiuto, per adesso l’assessore al Bilancio ed ex vicesindaco i sette anni nel palazzo di governo cittadino li riassume come «esperienza esaltante». Più che la sentenza in appello per la bancarotta fraudolenta della società Tesi, dove è anche coinvolto l’assessore Michelangelo Spataro, ci sono delle priorità personali e professionali che Luciano Vigna mette avanti. «Ho sempre tenuto in considerazione il fatto che chi fa l’amministratore non deve farlo come se fosse il proprio mestiere – spiega a fine seduta –. Ognuno deve prestare la propria professionalità alla politica e non fare della politica la propria professione». Vigna continuerà a collaborare con Occhiuto, e il primo cittadino non nasconde come non potrebbe farne a meno. «Se non ci fosse stato Luciano – dice dal suo scranno in consiglio – questo sindaco e questa amministrazione non sarebbero mai andati avanti». Nel saluto all’uomo-macchina del municipio, sempre concentrato sui numeri, Occhiuto lo congeda così: «È stato un elemento fondamentale per la nostra squadra. Artefice principale di questo successo ed è per questo che non rinuncerò al suo supporto». La frase si presta alla doppia interpretazione. La prima, meno probabile, di dimissioni respinte. La seconda, più plausibile, di un ritorno alla Cittadella regionale qualora Occhiuto diventasse governatore.
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IL VOTO E IL CONSIGLIO Molto ritardo e tanti messaggini per raggiungere il numero legale. L’opposizione non si presenta alla seduta e perde con ogni probabilità una buona occasione di mettere in difficoltà la maggioranza. Dei dem l’unico presente è Marco Ambrogio, a fargli compagnia, tra i banchi alla sinistra di Occhiuto, Giovanni Cipparrone e Luca Morrone. Manca per la prima volta la consigliera Malizia e il neo-eletto Lo Gullo entrambi molto vicini alla famiglia Gentile. Nella maggioranza l’assenza che si avverte più di ogni altra è quella di Giuseppe D’Ippolito, presidente della commissione bilancio ed eletto nella lista organizzata dal dimissionario Vigna. Pd, La Grande Cosenza, Psi e Uniti per la città avevano annunciato la loro assenza. «Nonostante le ripetute richieste di incontri e chiarimenti, l’amministrazione comunale ha continuato a far finta di nulla, non coinvolgendo i consiglieri sull’approvazione del documento contabile. Ecco perché non siamo presenti in aula». Scrivono congiuntamente: «Si è approvato un documento a tempo determinato visto che secondo il parere dell’organo di revisione sulla proposta di Bilancio di previsione – continuano i consiglieri – le previsioni di entrata a spesa corrente devono essere verificate entro il termine del 31 luglio 2018 relativamente ai debiti fuori bilancio e recupero evasione fiscale. Inoltre non si fa nessun riferimento al sistema di controllo della corruzione e di accelerazione dei pagamenti ad aziende e fornitori, né agli sprechi dell’amministrazione». Perplessità non condivisa dalla giunta che lo ritiene in linea con le azioni di risanamento portate a vanti e mette in sicurezza i conti a disposizione con 7 milioni di euro per i debiti fuori bilancio e ciò che non è prevedibile a inizio anno.
MEDIO TERMINE Le parole al miele di Occhiuto per Vigna sono quelle di un ciclo che si chiude e quindi utile a fare il bilancio. Gli incontri (pubblici e non) dell’opposizione e i ricorsi sono bollati come «sceneggiate» dal primo cittadino che aggiunge: «Noi a differenza loro facciamo i fatti». E i fatti li ripete come una poesia. Dal ponte di Calatrava alla prossima metro leggera, dal planetario al fiume navigabile. Ringrazia il consigliere Cipparrone per aver ufficialmente deposto l’ascia di guerra, riconoscendo a via Popilia un ruolo centrale nella nuova Cosenza. Adesso ci sono i soldi da spendere per il centro storico e il via libera all’intervento alle case pericolanti di proprietà privata, ma anche l’attivazione di uno sportello in cui ad essere premiati con 2500 euro saranno i cittadini che vorranno acquistare e ristrutturare case nel centro storico. «Che con la metro – dice il sindaco – sarà collegato in maniera rapida con tutto il tessuto urbano che lo circonda».
FIDUCIA INCONDIZIONATA L’assessore Michelangelo Spataro, anche lui condannato per la vicenda Tesi, non si dimette. «Mi difenderò in tutte le sedi istituzionali e non – dice nel corso del consiglio –. L’opposizione dopo neanche 24 ore dalla sentenza è andata dal Prefetto per intimare il nostro sollevamento dall’incarico di assessori. Io la vedo come un’azione denigratoria forte nei confronti della nostra amministrazione da parte di quella politica che non ha fatto niente per la nostra città e adesso la vede finalmente rifiorire».

Michele Presta
redazione@corrierecal.it

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