CROTONE L’unico candidato è il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese. Alla scadenza dei termini per la presentazione dei candidati a presidente della Provincia, alle 12 di oggi, l’unica proposta formalizzata nelle mani del segretario generale dell’ente intermedio pitagorico, Paolo Lomoro, è stata quella del primo cittadino di Crotone. Il 18 aprile prossimo, quindi, Pugliese è destinato ad assere eletto anche presidente della Provincia. Chiusa la partita delle candidature restano aperte la questioni del numero di preferenza che Pugliese avrà e quella della partecipazione al voto da parte dei consiglieri comunali e i sindaci dei 27 Comuni del Crotonese, che rappresentano la platea elettorale. L’operazione candidatura non archivia, però, la polemica scoppiata all’interno del Partito democratico per la condivisione da parte del segretario provinciale, Gino Murgi, del progetto dei DemoKratici di Enzo Sculco di eleggere Pugliese. Contro il segretario di federazione del Pd ieri si è dichiarato l’ex parlamentare Nicodemo Oliverio, seguito oggi dall’ex assessore regionale dem Ciccio Sulla. L’ex assessore punta il dito anche contro il governatore della Calabria, Mario Oliverio. «Se è vero che Oliverio ha dato l’ok all’operazione – ha detto Sulla – non capisco la ratio». C’è, quindi, una voce che attribuisce ad Oliverio la regia dell’accordo tra la federazione del Pd e i DemoKratici. Secondo le voci che circolano all’interno del Pd, Oliverio sarebbe intervenuto per convincere Murgi a trattare con Sculco e fare l’accordo. La seconda stoccata Sulla la destina a Murgi: «Per cambiare la linea politica di un partito c’è bisogno di un congresso». Secondo Sulla, quindi, Murgi, condividendo la candidatura di Pugliese, avrebbe stravolto la linea del suo partito e questa decisione l’avrebbe presa senza rispettare le regole e senza coinvolgere adeguatamente i dirigenti del partito. Sulla, poi, rincara la dose e dice: «Ci si rende almeno conto che a cambiare la linea politica del Pd è stato un provvedimento giudiziario?». Secondo Sulla, infatti, «se non ci fosse stata l’attività del procuratore della Direzione distrettuale antimafia, Nicola Gratteri, che con l’operazione Stige ha decapitato la Provincia, Nicodemo Parrilla sarebbe stato ancora alla guida dell’ente intermedio e non ci sarebbe stato nessun bisogno di elezioni». «Un partito – ha detto ancora Sulla – ha regole da rispettare e non può ragionare così». Intanto il presidente dell’assemblea provinciale del Pd, Mario Galea, ha convocato l’assise provinciale dei dem per il prossimo 9 aprile, con un solo punto all’ordine del giorno: «Analisi situazione politica e prospettive future». La riunione si annuncia molto calda, visti anche i presupposti.
Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it
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