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Frase shock a scuola, la docente rifiuta l'audizione dal Garante

La professoressa della scuola di Palmi ha declinato l’invito attraverso una lettera del suo avvocato. Marziale: «Non è un processo il mio ma è una tutela “non conflittuale” tra le parti coinvolte»

Pubblicato il: 29/03/2018 – 15:35
Frase shock a scuola, la docente rifiuta l'audizione dal Garante

REGGIO CALABRIA «Il dirigente vicario dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria, Angela Riggio, ha comunicato stamane al Garante che “a causa di precedenti inderogabili impegni istituzionali” non può partecipare all’audizione da me fissata per il prossimo 3 aprile allo scopo di fare chiarezza sulla vicenda della docente che in una classe di un Liceo di Palmi, nel giorno della Festa della Donna, ha dichiarato che “le donne dovrebbero essere tutte eliminate”, alla presenza di una studentessa la cui madre è scomparsa in maniera tragicamente misteriosa». È quanto dichiara il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, che aggiunge: «Parimenti, ho ricevuto una lettera da parte dell’avvocato Francesco Cardone, legale della docente, in cui si dice che “trattandosi, pertanto, di fatti in relazione ai quali risultano avviate indagini e in quanto tali coperte da segreto, la professoressa ritiene, in questa fase, di declinare l’invito avendo già manifestato formalmente la propria disponibilità ad essere ascoltata dal pubblico ministero assegnatario del fascicolo».
Marziale spiega: «L’attività dell’audizione del Garante è giustificata dalla necessità di conoscere, analizzare, individuare, condividere e negoziare percorsi di soluzione e/o di orientamento verificandone gli esiti e gli effetti degli interventi dei soggetti coinvolti, ricordando che al centro dell’interesse vi è la cura, la protezione e la tutela del minore coinvolto. L’audizione non è un “processo” e non sostituisce in alcun modo il percorso giudiziario, ma ha invece il compito di promuovere una tutela “non conflittuale” tra le parti coinvolte, esercitando la sua funzione in modo sussidiario, amichevole, persuasivo e dialogante per incoraggiare e sostenere l’esercizio dei diritti dei Minori. Il Garante, in sintesi, non giudica, ma cerca di conciliare convinto del fatto che l’unico interesse per ogni bambino o adolescente sia la sintonia tra famiglia e scuola, ma serve la collaborazione di entrambe le parti. In ogni caso, è evidente – conclude Marziale – che l’audizione salti».

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