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Magorno a Rfi: «Reintegrare Nino Pulitanò»

Interrogazione scritta del senatore del Pd ai ministri del Lavoro e dei Trasporti sulla vicende del lavoratore reggino licenziato dalla società ferroviaria dopo le sue denunce sulla presenza di ete…

Pubblicato il: 29/03/2018 – 22:16
Magorno a Rfi: «Reintegrare Nino Pulitanò»

REGGIO CALABRIA «Attraverso un’interrogazione a risposta scritta, inoltrata ai ministeri del Lavoro e delle Politiche sociali e delle Infrastrutture e dei Trasporti, il senatore calabrese del Pd Ernesto Magorno porta nelle aule del Parlamento la vicenda del lavoratore di Reggio Calabria, licenziato dall’azienda per via delle sue denunce sulla presenza di eternit in un deposito ferroviario della città dello Stretto». È quanto comunica, in una nota, il senatore del Partito democratico Ernesto Magorno che sottolinea come quelle «denunce, però, si sono rivelate vere, dal momento che nei giorni scorsi si sono concluse le operazioni di bonifica dell’area».
Proprio pere questo il parlamentare ha presentato l’interrogazione che segue una lettera aperta inviata ai vertici di Trenitalia anche dal sindaco Giuseppe Falcomatà. «Il dipendente delle ferrovie, dopo 43 anni di servizio, è stato licenziato per “giusta causa” – si legge nell’interrogazione – a seguito di denunce partite nel 2015 che chiedevano la rimozione di tonnellate di materiale nocivo presente negli impianti di manutenzione dei convogli ferroviari di Reggio Calabria; nel mese di marzo 2018, si sono conclusi i lavori di bonifica da parte di Rfi/Trenitalia a dimostrazione della veridicità degli esposti presentati da Pulitanò; risulta pertanto paradossale che a fronte di un processo di ripristino e messa in sicurezza ambientale, a pagare sia stato il lavoratore che ha denunciato le pericolose criticità degli impianti nell’interesse dei lavoratori e della città di Reggio Calabria».
Il parlamentare del Pd chiede, infine, ai ministri competenti: «di sapere quali iniziative intenda assumere il Governo, anche in considerazione della presenza “pubblica” all’interno dell’assetto societario di Rfi/Trenitalia, al fine di porre fine al contenzioso giudiziario in corso e procedere al rapido reintegro sul posto di lavoro di Nino Pulitanò per il coraggio dimostrato e per aver contributo in maniera determinante alla bonifica di un sito pericoloso».

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