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«Possibile caduta di frammenti della stazione spaziale cinese»

Avviso del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza. «Probabilità maggiore per Pasqua». L’allerta della Direzione generale per l’emergenza

Pubblicato il: 29/03/2018 – 15:47
«Possibile caduta di frammenti della stazione spaziale cinese»

COSENZA L’avviso è stato diffuso il 28 marzo, dopo giorni nei quali la caduta della stazione orbitale cinese Tiangong-1 è stata seguita minuto per minuto da buona parte dei media mondiale. Ora la preoccupazione diventa un ordine del giorno del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza. Il titolo, “Possibile caduta frammenti al suolo nel periodo 28 marzo-2 aprile” serve a introdurre l’eventualità, per quanto bassa, che si debba intervenire per rimuovere qualche pezzo sfuggito dopo l’impatto con l’atmosfera terrestre. È stata la Direzione centrale per l’emergenza a comunicare «un’allerta per l’eventuale caduta di frammenti della stazione cinese a seguito di un rientro in atmosfera causato dalla perdita di governabilità della stessa». Il resto lo ha fatto il protocollo, che si è attivato per raggiungere tutte le postazioni che potrebbero essere impegnate per la (teorica) emergenza. «Si evidenza – si legge nell’ordine del giorno firmato dal comandante provinciale Massimo Cundari – che la probabilità di caduta è maggiore per il giorno della Santa Pasqua», cioè il primo aprile. E «si richiama l’attenzione sulla possibilità di caduta di frammenti della stazione contenenti propellente “idrazina”. Ogni notizia relativa a eventuali frammenti della stazione deve essere tempestivamente segnalata al Con e alla locale Prefettura».

Le ultime notizie segnalano che il punto più vicino alla Terra nell’orbita della stazione spaziale si è abbassato un po’ sotto i 200 chilometri e adesso la stazione spaziale cinese sta scendendo abbastanza in fretta”. Al momento, spiegano gli esperti, è confermata la tendenza secondo cui il rientro potrebbe avvenire il primo aprile con il margine di un giorno in più o in meno, quindi fra il 31 marzo e il 2 aprile. 
Ma ogni previsione è indicativa perché ci sono ancora numerose variabili da prendere in considerazione. Ad esempio, il rientro potrebbe essere anticipato da eventuali tempeste geomagnetiche, oppure potrebbe modificare il modo in cui il veicolo è orientato nello spazio: potrebbe, ad esempio, diventare più aerodinamico.

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