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«Nessuna aggressione all'ospedale di Polistena»

La replica della società S.g.s. alla denuncia della Filcams-Cgil: «Ricostruzione non veritiera e fortemente lesiva»

Pubblicato il: 30/03/2018 – 16:00
«Nessuna aggressione all'ospedale di Polistena»

Riceviamo e pubblichiamo la replica della S.g.s. s.r.l. all’articolo dal titolo “Ospedale di Polistena, «sindacalista aggredito dopo le denunce sull’appalto pulizie»”.
La scrivente società, nel contestare il contenuto dell’articolo anzidetto, in quanto, nelle parti in cui è fatto riferimento ad essa – di seguito evidenziate – è del tutto infondato ed inveritiero, precisa quanto segue. Non veritiero è il fatto riportato sia nel titolo e sottotitolo “Ospedale di Polistena, «sindacalista aggredito dopo le denunce sull’appalto pulizie»”… “La Filcams-Cgil riferisce l’episodio ai danni del delegato Alfonso Martino. Sarebbe stato colpito dal rappresentante legale della società che gestisce il servizio. «Abbiamo rivelato che la ditta non rispetta il capitolato di gara, le istituzioni intervengano» sia nel corpo dell’articolo dove si legge «La Filcams-Cgil di Gioia Tauro, in una nota, denuncia l’aggressione prima verbale e poi fisica che sarebbe avvenuta, nell’ospedale di Polistena, ai danni di Alfonso Martino, delegato e rappresentante sindacale, da parte del sedicente rappresentante legale… L’aggressione ai danni di Martino… giunge a distanza di 10 giorni dal momento in cui la nostra organizzazione sindacale ha frontalmente denunciato molte nefandezze inerenti le modalità esecutive dell’appalto delle pulizie all’interno dell’ospedale di Polistena».
Invero, il sig. Bruno Martorano, noto responsabile e dirigente della S.g.s. s.r.l. e delegato dall’Amministratore e l.r.p.t. Verrone Sofia, ha effettuato in data 29 marzo 2018, alle ore ore 6:30 circa, un controllo sui locali dell’Ospedale di Polistena per verificare il corretto svolgimento delle pulizie unitamente al sig. Martino Alfonso – attualmente responsabile di impianto dalle ore 6:00 alle ore 9:00 come da contratto di lavoro e diversamente da quanto si legge nell’articolo secondo cui lo stesso sarebbe stato responsabile “fino al 2016” – e ad altro responsabile di impianto. Il controllo veniva effettuato nella massima serenità, senza alcun diverbio né toni alterati. Sennonchè, improvvisamente, durante il controllo il sig. Martino si allontanava senza dare alcuna spiegazione. Il tutto avveniva alla presenza di numerosi testimoni, addetti alle pulizie.
Parimenti inveritiere e fortemente lesive sono le frasi «…che detti appalti attualmente non rispettino infatti le espresse previsioni del capitolato di gara omettendo di fornire quanto è stato formalmente oggetto di offerta del bando. Inoltre sono state ridotte le ore al personale in servizio come addetti alle pulizie del 50%, pur risultando che dette ore vengono pagate e retribuite dall’Asp in misura del 100% senza capire, però, dove vengono destinate…».
Come ben noto alla Filcams Cgil di Gioia Tauro e più volte rappresentato alla stessa anche in occasione di diversi incontri dinanzi alla Prefettura di Reggio Calabria, con verbale di accordo del 12 luglio 2016 sottoscritto anche dal segretario generale dell’anzidetta Associazione Sindacale c/o l’allora Direzione territoriale del lavoro di Reggio Calabria, si evidenziava la necessità di una riduzione del 50% degli orari di lavoro contrattuali dovuta principalmente ad una riduzione delle ore di ausiliariato rispetto al precedente contratto d’appalto (da 5.200 ore previste ne venivano assegnate 3.200). Tale riduzione (pari al 43.75%) ha avuto efficacia solo in data 12 settembre 2016 dopo la sottoscrizione volontaria da parte dei lavoratori interessati.
La società ha espletato e continua ad espletare il servizio di pulizia nel pieno rispetto del contratto di appalto e del capitolato (d’altronde, nessuna contestazione è stata mai ricevuta dalla stazione appaltante in ordine all’esecuzione del servizio), il corrispettivo percepito è quello contrattualmente previsto e le retribuzioni dei dipendenti sono corrisposte nel pieno rispetto delle tabelle del CCNL multiservizi.
Infine, atteso il carattere fortemente lesivo del contenuto dell’articolo, si rappresenta che la S.G.S. s.r.l. ha dato mandato ai propri legali per dare corso alle opportune azioni a tutela della propria immagine e per intraprendere ogni ulteriore azione conseguente ai fatti esposti nell’articolo stesso.

Sofia Verrone
(amministratore unico S.g.s.)

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