PALMI Arrivano ad un punto di svolta le indagini sull’omicidio del pentito Pasquale Gagliostro, ucciso a Palmi lo scorso due agosto. Un tempo affiliato ai Parrello, Gagliostro era stato ucciso nel proprio terreno di Palmi in contrada “Garanta”, dove il killer lo aveva dapprima attirato liberando il cavallo che l’uomo teneva legato nell’agrumeto confinante con la propria abitazione, per poi sparargli al torace e all’addome con un fucile. L’allarme era stato lanciato dalla compagna del Gagliostro, ma all’arrivo dei soccorsi per lui non c’era più nulla da fare. Le indagini si sono subito concentrate sulla figura della vittima, il cui passato risulta legato alla criminalità organizzata locale, sia come elemento del clan Parrello che come collaboratore di giustizia, le cui dichiarazione, anche se non sempre attendibili, sono entrate a far parte di recenti indagini contro la ‘ndrangheta reggina come “Orso” e “Alchemia”. Stando a quanto filtra, dalle analisi delle tracce biologiche rinvenute nel podere la soluzione del caso potrebbe essere vicina, ma al riguardo gli investigatori mantengono il più stretto riserbo.
a.c.
x
x