TARSIA «Per me essere qui è una grande emozione. Questo luogo rappresenta un simbolo delle tragedie del passato, ma anche una speranza per il futuro». Lo ha detto la cantante israeliana Noa visitando il campo di internamento di Ferramonti di Tarsia. «Il lavoro volontario della gente – ha aggiunto la cantante, che stasera si esibirà al Teatro Rendano di Cosenza – per ricordare il passato e per creare un simbolo di pace in un posto che ricorda una tragedia, è un fatto bellissimo. In questo momento io percepisco un grande ottimismo». Noa ha avuto anche parole di apprezzamento per la “Sciarpa della pace” realizzata dalle donne del posto con centinaia di pezzi lavorati a maglia e lasciata nel campo d’internamento. «Amo molto questa sciarpa – ha detto ancora Noa – bellissima e grande. Un’opera d’arte creata dalle donne che è molto simile a quella che noi abbiamo in Israele. Una creazione su cui lavorano molte donne israeliane e palestinesi come auspicio di pace tra i due popoli. Un bellissimo simbolo del lavoro delle mani, un lavoro semplice, un lavoro della Storia. Un simbolo di calore e di protezione per capire che l’istinto delle madri, delle donne e dell’amore unisce tutta la gente».
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