COSENZA Il Catanzaro di Pippo Pancaro esce ancora una volta imbattuto dal San Vito Marulla di Cosenza. L’ultima vittoria dei lupi in casa risale al 1985, festa anche per quest’anno rimandata e fischi per gli uomini di Braglia al termine della partita incapaci di aver portato a casa i tre punti contro i “cugini” ben più in basso in classifica e che non hanno più nulla da chiedere al campionato. Una partita senza nessuna emozione quella del Marulla, lo spettacolo come spesso capita nei derby provano a darlo le due tifoserie. Dal capoluogo sono circa 500 i tifosi mentre poco più di 6mila i cosentini che hanno affollato lo stadio. Lo zero a zero non sposta dall’ottavo posto il Cosenza, l’obiettivo minimo dei play-off resta alla portata di mano, ma i rosso-blu sono scavalcati dai “vicini” del Rende che vincono a Matera 0-1 e si portano al sesto posto in classifica. Sconfitta in casa invece per la Reggina 0-1 contro il Lecce, primo in classifica, che invece si ferma quattro punti sotto il Catanzaro.
L’INCONTRO 4-5-1-1 speculare per i due allenatori. Rossoblù e giallorossi si affrontano con un piglio fisico che lascia poco spazio alla tattica e allo spettacolo. Già al quarto minuto gli ammoniti sono tre, due per il Cosenza e uno per il Catanzaro, scelta del direttore Volpi da Arezzo decisa per tenere a bada gli animi dei ventidue in campo che però non sortisce gli effetti sperati. Allo scoccare dei primi 45 minuti del primo tempo gli ammoniti sono sei. L’andazzo dell’incontro è questo, falli, animi che si scaldano e poco gioco. Il direttore di gara ne caccia tre dalla panchina cosentina, scattati in piedi insieme a tutto lo staff quando il giallo-rosso infantino atterra l’avversario D’Orazio colpendolo con un colpo in faccia. L’unico brivido ai tifosi che hanno riempito l’intera tribuna A e buona parte della curva Denis Bergamini lo regala Pascali quando che in sforbiciata fa l’unico tiro in porta per gli uomini di Braglia. Nordi si salva e la palla su rimbalzo non finisce nel sacco. Serviva uno scossone ma non è arrivato, squadre contratte che tentano di conquistare la supremazia più fisica che tattica. Il copione non cambia nemmeno nel corso della ripresa. Tutino che sostituisce il compagno Palmiero non da la brillantezza che sperava il tecnico bruzio. Il Catanzaro arroccato nella sua metà campo difende il risultato e di tanto in tanto si affaccia nell’area di rigore cosentina non destando però nessuna preoccupazione. L’urlo del goal viene strozzato al 71esimo quando Baclet si divora un goal dopo una buona azione sulla fascia del compagno Okereke che lo aveva servito dopo un doppio dribling, Calamai non riesce la ribattuta e goal vittoria che non arriva. Gli animi rimangono sempre agitati e negli ultimi munti di recupero viene espulso il giallo-rosso Onescu. È l’atto ultimo di un derby che non regala nessuna emozione.
Michele Presta
m.presta@corrierecal.it
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