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Festeggiati in Calabria i 166 anni della Polizia di Stato

Iniziative e celebrazioni nei capoluoghi della regione. A Reggio gli agenti hanno simulato la liberazione di un ostaggio. A Cosenza inaugurato un museo dedicato agli agenti

Pubblicato il: 10/04/2018 – 16:33
Festeggiati in Calabria i 166 anni della Polizia di Stato

CATANZARO Festeggiamenti in tutti i capoluoghi di provincia calabresi per i 166 anni dalla fondazione della Polizia di Stato. Proprio per onorare la ricorrenza si sono succeduti nelle città sedi delle Questure celebrazioni e iniziative che quest’anno sono state guidate dal hashtag – lanciato a livello nazionale – #Essercisempre per significare l’attenzione che gli agenti rivolgono quotidianamente a favore della popolazione nazionale.
Un’attenzione premiata dal Presidente della Repubblica, Mattarella che ha concesso la medaglia d’oro al merito civile alla bandiera della Polizia di Stato per l’operato della Polizia Scientifica, che con costante impegno ed altissima professionalità, assicurando standard di sicurezza sempre più efficienti a tutela dei principi di libertà che ispirano la nostra democrazia, ha svolto i servizi tecnico-scientifici legati alla tutela dell’ordine pubblico e al contrasto della minaccia terroristica, nonché, le attività specifiche connesse al fenomeno migratorio e all’effettuazione dei sopralluoghi per la ricerca di prove, per l’individuazione dei colpevoli e per il contrasto al crimine.
SIMULAZIONE DI UN RAPIMENTO A REGGIO Tra le iniziative più interessanti quella svolta a Reggio Calabria dove si è svolta una cerimonia celebrativa iniziata con la deposizione in Questura di una corona ai Caduti della Polizia di Stato, alla presenza del Prefetto della provincia di Reggio Calabria, Michele di Bari e del Questore della provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi.
La manifestazione è proseguita poi alle 10.30 al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, dei familiari delle vittime del dovere della Polizia di Stato, dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato e con la partecipazione di numerosi alunni di Reggio Calabria del Liceo Artistico “Preti-Frangipane”, del Liceo Classico “T. Campanella”, del Convitto “T. Campanella”, del Liceo Scientifico “L. Da Vinci”, del Liceo Scientifico “A. Volta”, dell’Istituto Magistrale “T. Gullì” e dell’Istituto Tecnico “R. Piria”. La manifestazione istituzionale svoltasi a Reggio si è conclusa, infine, con la consegna degli attestati di benemerenza al personale della Polizia di Stato che si è particolarmente distinto in servizio.
«Novità di quest’anno – si legge in una nota della Questura – sono state le dimostrazioni operative eseguite dal personale della Polizia di Stato all’esterno del Museo che hanno suscitato enorme interesse nei circa 400 spettatori. Grande attenzione è stata rivolta alla dimostrazione del personale del nucleo Operativo Centrale di sicurezza (Nocs) che ha simulato un intervento concluso con l’arresto di un terrorista che si era barricato all’interno del Museo sequestrando un ostaggio». Nel corso della celebrazione si sono infine diffusi i dati delle operazioni svolte durante l’anno da parte degli uomini della polizia di Stato che hanno lavorando nella provincia.
UN MUSEO CELEBRATIVO A COSENZA Per celebrare 166 anni dall’istituzione del corpo di polizia a Cosenza è stata allestita al Teatro Rendano una mostra dedicata alla Polizia di Stato. Un’iniziativa strutturata su due percorsi tematici di cui uno dedicato alle uniformi storiche utilizzate nel corso dei decenni dagli agenti. E in particolare dal periodo che intercorre tra il 1852 fino alla riforma del corpo di polizia del 1981. Una sorta di macchina del tempo che ha permesso di far conoscere gli uomini che hanno operato dietro questa gloriosa uniforme. La mostra inoltre si è sviluppata attorno al tema delle illustrazioni. Sotto il titolo “In nome della legge” vignette storiche e caricature satiriche hanno ricostruito l’attività delle forze di polizia nel tempo. Un’iniziativa quest’ultima organizzata grazie alla collaborazione dell’ufficio storico della Polizia di Stato, della biblioteca centrale di Roma, del centro studi “Galantara” e la biblioteca del ministero dell’Interno.
Al taglio del nastro della mostra erano presenti diverse autorità tra cui il questore di Cosenza, Giancarlo Conticchio (nella foto), il prefetto Gianfranco Tomao, il procuratore capo Mario Spagnuolo, il presidente della Provincia Franco Iacucci, il presidente del consiglio comunale Pierluigi Caputo, il comandante provinciale dei carabinieri Piero Sutera, del comandante del primo reggimento bersaglieri Luigi Orio, del rettore dell’università della Calabria Gino Crisci, del presidente dell’Ufficio Scolastico Regionale Luciano Greco. La mostra resterà aperta tutti i giorni fino al 15 aprile con orario dalle 10 alle 13 e dalle 16 e alle 18. Nel corso dell’inaugurazione il questore di Cosenza ha tracciato un bilancio delle operazioni svolte dal comando nel corso dell’anno.

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