Condivido la proposta di chi è contro la frammentazione dei gruppi consiliari regionali del Pd e di Dp, la ritengo opportuna e va accolta. Quanto proposto, infatti, appartiene ad una riflessione sulla riorganizzazione del partito che si sta portando avanti in tutti i circoli d’Italia e che interessa anche il ruolo e la funzione del Pd all’interno delle assemblee elettive. In troppi comuni ci sono diversi gruppi consiliari che si richiamano al Pd e che invece sono in aperto contrasto tra di loro, compromettendo l’efficacia della linea politica del partito e ritardandone la sua applicazione. A livello regionale, inoltre, occorre registrare un fatto nuovo: la trasformazione genetica del gruppo Democratici e progressisti da gruppo organico al Pd a gruppo misto, considerata la presenza di consiglieri iscritti a diversi partiti. Nessuno ha mai messo in dubbio l’azione propositiva dei consiglieri regionali di Dp verso il governo regionale, così come tutti rispettano il ruolo dei consiglieri stessi. Allo stesso modo però chiediamo rispetto per la discussione interna che sta affrontando il Pd rispetto alla propria organizzazione interna ed esterna. Sbaglia chi accosta questo tema alla proposta di legge per la rimodulazione dei vitalizi passati e l’introduzione delle pensioni. Si proceda velocemente all’approvazione di questo disegno di legge senza reintrodurre però vitalizi come ho già detto pubblicamente ma allo stesso tempo si proceda alla costituzione di un gruppo unico del Pd non solo fare chiarezza rispetto al partito ma per far risparmiare immediatamente ingenti risorse pubbliche ai calabresi.
*segretario provinciale del Pd di Catanzaro
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