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«Uccidiamoli tutti… tranne i bambini»

L’ossessione degli Inzillo per la vendetta. I propositi di “pagare bene” i killer incaricati. Nelle intercettazioni dell’operazione “Black widows” tutta la ferocia della faida nelle Preserre

Pubblicato il: 10/04/2018 – 13:03
«Uccidiamoli tutti… tranne i bambini»

VIBO VALENTIA I propositi omicidiari erano continui. Un flusso ininterrotto idee, rimestate nel desiderio della vendetta, per portare dolore e lutto all’interno della famiglia Nesci. Da quando, il 21 giugno 2017 era stato ucciso il fratello Salvatore, 46 anni, Rosa e Viola Inzillo non si davano pace. Un uomo avevano in mente, Alessandro Giovanni Nesci, detto “Alex”, che consideravano l’esecutore materiale del delitto di Salvatore Inzillo. “Alex” era scampato a tre agguati ma per gli Inzillo non vi era una vittima designata purché qualcuno dei Nesci buttasse il proprio sangue tra le strade di Sorianello, in provincia di Vibo Valentia.
KILLER INCARICATI Così il due gennaio 2018, mentre sono intenti a macellare il maiale gli Inzillo si interrogano – scrivono i magistrati della Dda di Catanzaro nel decreto di fermo che ha portato all’operazione Black Widows – Vedove nere – in ordine alla possibilità che il “cecato” detenesse un “maiale”. Il “cecato” in questione è Massimo Nesci che, secondo gli interlocutori, in particolare Rosa Inzillo, si riterrebbe al sicuro da qualsiasi pericolo: «“… iiah … lui sai come si sente?! … tranquillo è ora! ..”… “… che a me non mi toccano di sicuro…». Invece, lavorando tra le viscere del maiale a Michele Narco, Rosa Inzillo, Viola Inzillo e Bruno Lazzaro viene proprio in mente «dice che il cecato non ce l’ha il maiale!», si chiede Viola Inzillo. 
«Non ha il maiale?», chiede Michele Nardo 
«Non ce l’ha il maiale?! … ha messo la fotografia su Facebook … non ha il maiale?! … non te ne vai dai coglioni?!», risponde Lazzaro.
Insomma, uno dei propositi omicidiari, verosimilmente, era quello di «contestualizzare l’azione delittuosa ideata nei confronti dell’interessato in concomitanza con il macello dell’animale».
A queste idee seguono altri piani e salta fuori che erano state chiamate terze persone, non meglio identificate, per alle quali era stato affidato l’incarico di agire.
CHI C’È C’È TRANNE I BAMBINI «Se hanno fame di soldi!? … dateglieli ora! … che poi vengono con più voglia ….”ed aggiungendo a sostegno “… onestamente questi dicono senza niente stiamo bene … li accontentate!! … piano piano … eh! … fate in questo modo …», argomenta Rosa Inzillo alludendo al fatto, secondo gli inquirenti, al trattamento economico da gestire con i killer incaricati. Ma la donna ribadisce anche la necessità di una maggior costanza nell’attuazione del piano d’azione concertato, recriminando la presenza sul territorio dei killer: «Però devono essere sempre presenti cazzo!!!!».
Il giorno dopo il gruppo parla sempre del proposito di agire mentre i Nesci stanno macellando il maiale. «Domani, dopodomani, fanno i pruppuna (ossa del maiale, ndr) e non si muove per niente…», dice Michele Nardo.
Si parla di colpire i presenti «pure che colpiamo …. chi c’è c’è..!», – dice Viola Inzillo – tranne i bambini: «Chi c’è c’è è un conto… ma (bestemmia) ti sembra che puoi minare sui bambini!», le fa eco Michele Nardo.
Lo scopo del gruppo è quello, annotano gli inquirenti, di «annientare ogni forma di reazione in capo alla controparte». Alessandro “Alex” Giovanni Nesci non è l’unico obbiettivo degli Inzillo e le parole di Viola Inzillo ne sarebbero un chiaro indizio: «Devono prendere a loro due… ai due grandi… riescono a prendere ai due grandi… alle due bestie… vedi che lui sai che cosa si sente? … un re! … si sente che lui non vuole parlato … questo qui sotto lo sai come si sente? e il più grande ti sembra che ha più cervello degli altri? … sotto degli altri lo ha il cervello … questo va tolto per prima dai piedi gli devono tagliare i cannarozza». Secondo gli investigatori il proposito delittuoso appare rivolto a Angelo (“questo qua sotto”) e Massimo (“il cecato”) Nesci,  rispettivamente padre e zio di Alex, il quale però, «l’animale» non deve restare vivo.
Nardo: «… ah Viola ma poi rimane sempre l’animale!!! … c’è qui in giro …»
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Viola: «… e poi vediamo che cosa fa la legge … quando ammazzi a loro due vediamo che cosa fa la legge…».
Nardo: «… la legge … viene ad arrestare a noi … che già siamo …».
Rosa: «… sii … l’importante che voi ne usciate puliti … prima che vengano…».
Viola: «… e vediamo a chi arrestano … il ca… per le loro madri … arrestano!!».

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

 

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