CATANZARO «Una società che non conserva il culto dei morti fra i suoi valori spirituali più preziosi, non merita di sopravvivere. L’invettiva del Foscolo, un tempo letta controvoglia tra i banchi di scuola, appare oggi di una imbarazzante attualità. Numerose sono, purtroppo, le segnalazioni di furti e saccheggi che si registrano nei cimiteri della città di Catanzaro». È quanto denuncia Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons, che in una nota afferma: «Sparisce di tutto. Si va dai piccoli ricordi lasciati accanto ai sepolcri dei propri cari, alle lampade fino, addirittura, alle lapidi di marmo. Le famiglie sono comprensibilmente scosse dall’accaduto e tali inqualificabili episodi sono anche una conseguenza della mancanza di adeguata vigilanza nei quattro cimiteri cittadini». Secondo il Codacons è dunque «doveroso che il Comune debba risarcisca le famiglie per i furti subiti», così come è necessario secondo Di Lieto intervenire «per migliorare la sicurezza nei cimiteri affinché tali episodi non abbiano mai più a ripetersi».
«Si tratta di fatti gravissimi che producono danni non solo patrimoniali, ma anche morali. È umiliante – prosegue Di Lieto – ascoltare il pianto di una madre, alla quale hanno rubato addirittura i giocattoli lasciati accanto la sepoltura del figlio, o lo sdegno di chi non può neppure lasciare dei fiori perché hanno rubato finanche il vaso… è segno che si è toccato il fondo». «L’amministrazione comunale – è la conclusione del Codacons – è responsabile della manutenzione e della vigilanza rispetto ai cimiteri cittadini». Per questo motivo l’associazione dei consumatori «ha diffidato il Comune a garantire la vigilanza in tutti i cimiteri cittadini, stante il preciso obbligo di custodia rispetto alla struttura nonché a provvedere a risarcire i cittadini per i furti subiti quale conseguenza dell’omessa custodia e vigilanza».
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