COSENZA «Ingenti danni ai servizi igienici del settore ospiti dello Stadio San Vito-Marulla sono stati rilevati dai tecnici del settore Infrastrutture del Comune di Cosenza durante un sopralluogo effettuato all’interno dell’impianto sportivo dopo il derby di domenica scorsa tra Cosenza e Catanzaro. A seguito della vera e propria devastazione subita, i servizi igienici del settore ospite (peraltro ristrutturati di recente), risultano inagibili, per come accertato dai tecnici del Comune». Lo riferisce una nota dell’ufficio stampa del Comune di Cosenza. In particolare, sono stati divelti sia i collegamenti di adduzione che quelli di deflusso dell’acqua, con enormi disagi dovuti alle infiltrazioni che ne sono conseguite anche nella zona sottostante. A questo proposito, il dirigente del settore Infrastrutture di Palazzo dei Bruzi, Francesco Converso, ha scritto una lettera alla società del Cosenza Calcio affinché provveda, prima della prossima gara interna, in programma domenica 22 aprile, al ripristino dello stato dei luoghi, riparando i danni cagionati dalla tifoseria ospite. «Il comportamento della tifoseria ospite va fortemente censurato», sottolinea intervenendo sulla vicenda, su sollecitazione del consigliere comunale Giovanni Cipparrone, il presidente della commissione consiliare sport, Gaetano Cairo. «I rapporti tra le due società e le tifoserie del Cosenza e del Catanzaro – afferma ancora Cairo – sono stati negli ultimi anni improntati al fair play. C’è tanta amarezza nel dover constatare che la scellerata iniziativa di pochi abbia potuto sporcare una pagina di sport caratterizzata da sano agonismo. Episodi del genere non sono più tollerabili e vanno fortemente stigmatizzati. Si è persa un’altra occasione per parlare di calcio, sconfinando nella cronaca nera». «La Commissione consiliare sport che ho l’onore di presiedere – ha concluso Cairo – esprime indignazione di fronte a questi disdicevoli episodi ed auspica che i danni siano immediatamente riparati e vengano intensificati i controlli allo Stadio San Vito-Marulla».
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