CROTONE «Non c’è contrapposizione e l’obiettivo è realizzare il progetto, non a danno dei beni culturali». La senatrice M5S Margherita Corrado ha tenuto venerdì mattina una conferenza stampa per spiegare qual è il suo pensiero su come dovranno essere spesi i circa 62 milioni di euro destinati al progetto denominato “Antica Kroton”. In premessa ha raccontato di avere iniziato un tour di incontri con le tre istituzioni coinvolte nel progetto. Nei giorni scorsi si è confrontata con i rappresentanti del Mibact, sia a livello centrale che regionale e nei prossimi giorni intende incontrare Regione e Comune di Crotone. L’obiettivo che si pone è quello di modificare e diversificare gli investimenti. Intanto chiede di concentrare i finanziamenti in tre o al massimo quattro interventi. Esclude che si possano spendere soldi per scavi archeologici nell’area antistante le ex fabbriche, perché c’è poco da mettere in luce e occorre scavare sino a sei metri di profondità. In quella zona si può pensare di rappresentare in superficie il quartiere antico. Sotto è rimasto poco. La rappresentazione potrebbe avvenire con l’impiego di piante.
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Gli interventi cittadini, invece, potrebbero essere realizzati nell’area dello stadio e in piazza Villaroja. Soprattutto in piazza Villaroja potrebbero essere realizzati scavi che, in stratificazione, potrebbero dare l’idea della storia della città, attraverso le varie epoche. Non è favorevole all’idea del “museo diffuso” cittadino, presente nell’accordo sottoscritto dalle tre istituzioni, e propone il progetto di “un museo virtuale”: rappresentare in superficie la città antica, utilizzando anche i reperti trovati in 40 anni di scavi. La senatrice pentastellata è convinta che l’investimento principale, quello che prevede gli scavi, debba essere spostato su Capocolonna. Gli scavi consentirebbero di dimostrare quali tesori siano presenti nel sottosuolo di Capocolonna e questo determinerebbe la scelta di allargare a tutta l’area la tutela. La salvaguardia del promontorio, secondo la Corrado, potrebbe dare un futuro diverso alla città. Secondo la senatrice pentastellata occorre evitare il pericolo di utilizzare i fondi del progetto «come un bancomat» e destinarli ad interventi diversi con la scusa dell’urgenza. Anche per questo al Mibact ha proposto di nominare un commissario ad acta. Non un archeologo, ma un esperto di contabilità e di leggi. Non si fida di nessuno e chiederà quotidianamente come procede il progetto. Non condivide nemmeno la parte del progetto che prevede otto percorsi subacquei. Queste cose la senatrice le ha già dette ai dirigenti del Mibact, ora intende aprire l’interlocuzione con Regione e Comune. E se le si chiede cosa fara se non otterrà risposte, Corrado ha risposto: «Non sono una che si arrende».
PUGLIESE: «CORRADO SMENTISCE SE STESSA» Per il sindaco Ugo Pugliese «siamo al limite dal paradosso» perché «la senatrice Corrado, nel chiedere al Ministero la designazione di un Commissario per il progetto Antica Kroton, non fa che entrare in contraddizione con sé stessa». A detta del primo cittadino «gran parte delle schede progettuali che la stessa senatrice contesta sono state, infatti, frutto della sua professionalità di archeologa ed esperta del settore. Stiamo assistendo dunque ad uno sdoppiamento di personalità: da una parte la senatrice che si fa paladina della trasparenza gridando, come è nello stile grillino, e non argomentando ma soprattutto utilizzando termini come “torta” e “bancomat” che la dicono lunga sulla sua idea di collaborazione, e dall’altra la professionista che fino a quando ha collaborato con l’assessore regionale Antonella Rizzo, si è applicata con diligenza su un progetto che oggi è magicamente divenuto oggetto della sua polemica. Non c’è male come avvio per una esordiente a Palazzo Madama che dovrebbe portare a Roma gli interessi del territorio e che invece si inebria in polemiche che avranno come unico risultato la perdita di una nuova occasione di sviluppo per Crotone».
Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it
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