Favorivano la prostituzione nel centro urbano di Catanzaro e sfruttavano ragazze di nazionalità straniera. Per questo motivo la squadra mobile di Catanzaro ha arrestato due persone dando esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, su delega della Procura di Catanzaro, nei confronti di Ottavio Antonio Cristallo, 58 anni, e di Antonio Tedesco 25 anni, ritenendoli responsabili, in concorso e in modo continuato, del reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, nonché del reato di locazione di immobile a scopo di esercizio di casa di prostituzione. In tale contesto, come disposto dal gip, la squadra mobile ha proceduto al sequestro preventivo di cinque unità abitative riconducibili a C. O. A.all’interno delle quali si svolgeva l’attività di prostituzione.
L’indagine della Sezione criminalità straniera e prostituzione della squadra mobile è iniziata con un’attività di osservazione e pedinamento durata parecchio tempo; attività che ha consentito di accertare che effettivamente ragazze di nazionalità straniera si prostituivano all’interno di alcune abitazioni. Successivamente l’attività investigativa consentiva di individuare i clienti delle ragazze, nonché di verificare il ruolo assunto dagli indagati nella gestione degli immobili concessi in illecita locazione.
Nello specifico, i poliziotti scoprivano che Cristallo, noto dentista, forniva la disponibilità dei suoi appartamenti mentre l’altro si occupava logisticamente della sistemazione delle “clienti” e della riscossione degli introiti. Tale quadro indiziario è stato avvalorato dalle dichiarazioni rese in sede di sommarie informazioni da una prostituta colombiana che dopo aver giustificato la sua presenza all’interno di una delle abitazioni controllate riferiva di svolgere l’attività di meretricio, indicando in Tadesco la persona alla quale consegnava, settimanalmente, la somma di 350 euro per poter usufruire di un piccolo appartamento dove poter esercitare indisturbata la sua “professione”.
L’attività d’indagine proseguita con operazioni di intercettazione su alcune utenze cellulari faceva emergere l’entità di tale fenomeno evidenziando come un notevole numero di soggetti dediti alla prostituzione fossero a conoscenza della disponibilità di appartamenti nel centro di Catanzaro dove si esercitava la prostituzione e, avvalendosi del classico sistema del “passaparola”, contattavano direttamente i due “soci” sulle utenze cellulari personali, manifestando loro la volontà di “lavorare” all’interno delle abitazioni ricevendo clienti. A tal proposito, per gli inquirenti è risultata «sconcertante la disinvoltura con la quale Tedesco accordava l’affitto degli appartamenti di proprietà di Cristallo, a donne, molte delle quali definibili come “habituè” del posto, che, provenendo dalle più svariate città italiane, raggiungevano questo centro con la certezza di trovare un posto dove “esercitare” indisturbate e che Tedesco solitamente faceva alternare con cadenza settimanale pretendendo di dettare le regole della loro permanenza».
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