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In manette il latitante Vincenzo Di Marte – VIDEO

Il 37enne è stato scovato in un’abitazione a Gioia Tauro. Condannato a 14 anni per traffico internazionale di stupefacenti, è considerato un elemento di spicco della cosca Pesce di Rosarno. Arresta…

Pubblicato il: 15/04/2018 – 9:14
In manette il latitante Vincenzo Di Marte – VIDEO

GIOIA TAURO Beccato nella tarda serata di sabato, in una frazione di Gioia Tauro. In una casa all’apparenza normale, che nascondeva un latitante a cui la Dda di Reggio Calabria dava la caccia da tempo. Vincenzo Di Marte è un elemento di spicco della cosca “Pesce” di Rosarno. Ora, dopo essersi dato alla macchia per tre anni, dovrà rispondere di una condanna per traffico internazionale di droga. I militari del Gruppo di Gioia Tauro, del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria lo hanno individuato in località Ponte Vecchio.
L’uomo si era reso irreperibile dal giugno 2015, quando si era sottratto ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal locale ufficio Gip su richiesta della Dda di Reggio Calabria (nell’operazione “Santa Fe”). Di Marte è ritenuto responsabile di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Il reato, secondo l’accusa, si inquadra nelle attività criminali delle cosche Pesce di Rosarno e Alvaro di Sinopoli.
https://www.youtube.com/watch?v=xbFqEDud-90&feature=youtu.be
Accuse che lo scorso luglio hanno portato alla sua condanna in primo grado a 14 anni di reclusione.
La transnazionalità dei traffici a cui era dedito trova ulteriore conferma in un mandato di arresto europeo emesso nei suoi confronti dall’autorità giudiziaria spagnola per reati sugli stupefacenti.
Di Marte è stato recentemente inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi insieme ad Emanuele Cosentino, latitante di Palmi arrestato in Germania lo scorso mese di marzo dai Carabinieri di Reggio Calabria.

Il cerchio attorno a Di Marte ha iniziato a stringersi fin dal mese di ottobre del 2017, quando la Dda ha iniziato a dargli la caccia. Gli investigatori del Gruppo di Gioia Tauro, con il supporto dei militari del Nucleo investigativo di Reggio Calabria e dei Cacciatori di Calabria di Vibo Valentia, hanno monitorato lo stretto circuito relazionale dell’uomo, riuscendo a individuare in contrada Morrone di Gioia Tauro un’abitazione di su due livelli composta da tre unità abitative nella quale si nascondeva il latitante. L’uomo è stato sorpreso al piano terra dell’abitazione dove aveva trovato rifugio da qualche giorno. Scovato, non ha opposto alcuna resistenza. Nella sua disponibilità i militari hanno rinvenuto documenti di identità falsi, oltre 12mila euro in contanti, un tablet e diversi telefoni cellulari, il tutto sottoposto a sequestro. Nella circostanza sono state arrestate per favoreggiamento personale e condotte ai domiciliari altre quattro persone che risiedono nello stabile: si tratta di due coppie di coniugi che avrebbero aiutato il latitante a sottrarsi alla cattura.

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