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La Calabria è la regione con i redditi più bassi d'Italia

I dati elaborati dal Ministero delle economie e delle finanze classificano i calabresi come gli italiani che guadagnano di meno in Italia. Cresce il divario con i lombardi. Sempre meno persone dich…

Pubblicato il: 15/04/2018 – 21:04
La Calabria è la regione con i redditi più bassi d'Italia

CATANZARO L’analisi dei redditi medi effettuata dall’AdnKronos ricavata dai dati ufficiali del Ministero dell’Economia e Finanza non lasciano margine di interpretazione alla situazione reddituale generale dei calabresi. La forbice con le regioni del nord si allarga sempre di più e il divario netto salariale stigmatizza ancora una volta come la principale causa di emigrazione calabrese sia appunto dovuta per cause reddituali. Gli italiani hanno attraversato la crisi crescendo poco più 2.000 euro in 8 anni. Nel 2008 era di 18.870 euro; nel 2016 si è attestato a 20.940 euro, con un incremento medio dell’11%. Nel periodo considerato dall’analisi, però, il numero dei contribuenti che fa i conti con il fisco è sceso di oltre un milione (-1,2 mln), passando da 41,5 milioni a 40,3 milioni (-2,9%). Nello stesso periodo il reddito complessivo è aumentato di 60,4 miliardi di euro, passando da 782,6 miliardi a 843 miliardi (+7,7%). Il Mef sulle dichiarazioni dei redditi del 2009 e 2016 ha accertato come tra nord e sud (Lombardia e Calabria per l’appunto) il gap salariale sia a massimi storici. La Calabria si conferma il è la regione con i redditi più bassi d’Italia. Paragonandola con la Lombardia si passa dai 9.070 euro (22.540 euro contro 13.470 euro) del 2008 ai 12450 euro (24.750 euro contro 14.950 euro) del 2016 con un aumento percentuale pari al 37,3%. Numeri e percentuali che però vanno letti in considerazione di uno degli aspetti più preoccupanti e cioè la dichiarazione dei redditi. Il numero delle persone che in Lombardia dichiarano i redditi è diminuito solo dell’1% mentre in Calabria ha subito una riduzione del 6,3%.  I redditi più elevati, dietro i primi classificati (Lombardia con 24.750 euro +9,8%), sono quelli dichiarati nel Trentino Alto Adige (provincia autonoma di Bolzano), dove nel 2016 sono arrivati a 23.450 euro, con un incremento del 17,3% rispetto al 2008. Segue l’Emilia Romagna con 23.020 euro (+12%), il Lazio con 22.910 (+7,5%), il Piemonte con 22.490 euro (+12,1%) la Liguria con 22.300 (+11,2), la Valle d’Aosta con 22.260 euro (+11%), il Veneto con 21.990 euro (+12,4%), il Friuli Venezia Giulia con 21.890 euro (+12,6%), la Toscana con 21.520 euro (+11,1%) e il Trentino Alto Adige (provincia autonoma di Trento) con 21.360 euro (+9,6%). Tutte le altre regioni si posizionano sotto la media dell’Italia, a partire dall’Umbria con 19.750 (+10% rispetto a 8 anni prima), seguita da: Marche con 19.640 euro (+11,5%), Abruzzo con 17.830 euro (+12,5%), Sardegna con 17.730 euro (+8,9%), Campania con 17.140 euro (+8,8%), Sicilia con 16.270 euro (+7,5%), Puglia con 16.230 euro (+9,4%), Basilicata con 16.080 euro (+12,7%) e Molise con 16.030 euro (+10,4%), in coda, la Calabria con 14.950 euro e un incremento del 1,98%.

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