CATANZARO L’“atto terzo” di Mario Oliverio alla guida della Regione prende il via con almeno due novità: un sostanziale rispetto della tempistica programmata e un “parterre” con una sparutissima rappresentanza di consiglieri regionali. A tappe forzate la nuova giunta a trazione “rosa” varata dal governatore venerdì scorso consuma la sua giornata di insediamento alla “Cittadella”: c’è infatti spazio per la prima riunione dell’“Oliverio ter”, riunione suddivisa in due momenti, intervallati da una conferenza stampa di esordio che parte con un ritardo contenutissimo (nemmeno mezz’ora rispetto all’orario fissato, ed è davvero un inedito…) e che peraltro il governatore monopolizzerà per oltre un’ora.
IL “PARTERRE” Nell’incontro con i giornalisti ci sono tutti, gli uomini e soprattutto le donne del presidente: ci sono le “new entry” Maria Teresa Fragomeni, Maria Francesca Corigliano e Angela Robbe, che Oliverio presenta tracciandone curricula e competenze, e i quattro confermati, dal neo vicepresidente Francesco Russo ad Antonietta Rizzo, da Roberto Musmanno a Franco Rossi. Fanno capolino in sala dirigenti, funzionari, semplici impiegati della Regione, gli immancabili curiosi e un po’ di apparato “perdigiorno” del Pd, perché certe abitudini restano dure a morire in Calabria. Attenzione generale rivolta ovviamente alle tre esordienti, che non si sottraggono a telecamere, microfoni, flash e taccuini al termine della conferenza stampa. Forse nulla da tramandare ai posteri, ma almeno si riscontrano molta sintesi e poco politichese.
PAROLA ALLE NEW ENTRY Maria Teresa Fragomeni, neo assessore al Bilancio e al Personale, si dice «felicissima della nomina, per la quale ringrazio doverosamente il presidente Oliverio. Per me è un privilegio servire la Calabria ma, accanto a questo onore, sento ovviamente il peso della responsabilità per le deleghe, tra le più delicate della Regione. Quanto al Bilancio, collaboreremo con tutti gli altri colleghi di Giunta. Quanto al Personale, l’obiettivo – spiega la Fragomeni – è un ulteriore snellimento degli enti para e sub regionali e bisogna poi accelerare l’opera di sburocratizzazione dei processi e dei procedimenti della macchina burocratica Regione: sono stati fatti passi avanti ma altri ne fanno fatti, il nostro obiettivo è quello di consegnare ai calabresi, alla fine della legislatura, una Regione più efficiente e migliore». La Corigliano, “fedelissima” del governatore, dice di avere «frettissima, perché non abbiamo molto tempo. Sono soddisfatta perché le deleghe che mi sono state affidate sono tre ambiti strettamente collegati: per quanto riguarda l’istruzione, priorità va data alle pari opportunità di educazione e formazione dei ragazzi, quanto alla cultura si punterà sulla fruizione e anche sulla produzione perché la Calabria è anche terra di produzione culturale». Per Angela Robbe, che dalla sua visuale di Legacoop ha già potuto toccare con mano l’emergenza Calabria – deleghe da far tremare i polsi, ma – dice – lavoro, formazione e politiche sociali «sono ambiti nei quali mi muovo da tanto tempo. In tema di lavoro, ma non solo, però, l’impianto c’è, sono stati attivati importanti strumenti e quindi adesso si tratta di dare risposte che incontrino i bisogni della gente e procurino benessere, e se si danno risposte alla gente trasmettiamo il messaggio per cui non è vero che in Calabria non ci possa essere lavoro nella legalità e nel rispetto dei diritti. Non abbiamo molto tempo: dobbiamo avviare subito – chiude la Robbe – questa fase di allineamento tra gli strumenti ed esigenze dei calabresi».
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PRESENTI E ASSENTI Quello della Robbe è l’ultimo passaggio, per la nuova giunta, prima di risalire all’ultimo piano della “Cittadella” e concludere la seduta dell’esecutivo, con tre punti all’ordine del giorno. Si svuota la sala e si defilano anche quei pochi esponenti della maggioranza che non hanno voluto perdere l’appuntamento con l’inizio dell’“atto terzo” di Oliverio, come il capogruppo Pd Sebi Romeo e i consiglieri regionali Mauro D’Acri e Giovanni Nucera, questi ultimi due tra l’altro delegati dello stesso governatore (rispettivamente all’agricoltura e alle politiche giovanili). Tra i cronisti fioccano i retropensieri sugli assenti e sul perché – se c’è un perché – delle assenze: qualche risposta potrebbe arrivare dal consiglio regionale in programma tra qualche ora…
a. cant.
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