Con la presente non si cerca di fare sterile polemica ma solo dare un po’ di notizie in merito all’articolo da voi pubblicato il 14 aprile 2018 «A2 il viaggio del Codacons ai confini della civiltà».
Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani hanno percorso tutto il tracciato dell’autostrada, insieme ai giornalisti, a bordo di pullman messi a disposizione da Iveco. Il viaggio si è concluso a Villa San Giovanni presso il Castello di Altafiumara dove, alla presenza del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, è stato presentato il completamento della nuova autostrada. «Oggi – ha affermato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – si chiude un’epoca iniziata negli anni ’60 e si mette la parola fine alla storia di un’opera raccontata per generazioni come l’eterna incompiuta. Abbiamo centrato l’obiettivo che le Autorità di governo ci avevano dato di chiudere l’ultimo grande cantiere entro il 22 dicembre. Con oltre un anno e mezzo di anticipo consegniamo agli automobilisti un’autostrada che è allo stesso tempo un’opera di alta ingegneria e architettura al servizio del territorio».
Era il lontano dicembre 2016 quando il ministro Delrio il primo ministro Gentiloni e ex presidente Anas Armani annunciarono ad urbi et orbi la fine dei cantieri sulla Salerno/Reggio Calabria. I professionisti dell’informazione diedero il giusto risalto alla notizia.
Oggi, 15 aprile 2018, sono trascorsi solo 492 giorni dall’annuncio sopra descritto qualcuno scopre che qualcosa non va? Ci si accorge che il grande progetto renziano per il Sud passa anche per la Salerno/ Reggio Calabria, si con il cambio del numeretto no più 3 ma 2.
La politica regionale del Pd in merito alle infrastrutture? Sicuramente il presidente Oliverio ed il segretario regionale del Pd e i consiglieri tutti non transitano sull’autostrada “mica sono fessi” per non accorgersi che ci sono tratti non ammodernati (Frascinteto/Sibari – Cosenza/Altilia – Pizzo Calabro/Sant’Onofrio – Campo Calabro/Reggio Calabria). Tutti in Calabria che coincidenza.
Oggi anche qualche associazione grida allo scandalo “Autostrada non completata”, “Autostrada dei cantieri infiniti”, “Autostrada bla bla bla”
Permettetemi, mi sembra il giochino di chi la dice più forte, ma sempre dopo. Perché, non capisco perché oggi qualcuno si sveglia e si riscopre “Masaniello” mentre ieri… Mi si può rispondere meglio tardi che mai? Certo. Ma prima di gridare allo scempio perché non cerchiamo di capire cosa c’è dietro? Il tratto denunciato dal Codacons è quello originale A3 realizzato negli anni 60/70 molto pericoloso e necessita di interventi urgenti per la messa in sicurezza. I cantieri presenti sulla tratta si stanno occupandosi di: risanamento corticale delle gallerie e rivestimenti delle stesse mediante pannelli drenanti e pannelli luminosi; risanamento corticale pendici mediante installazione di reti in aderenza e barriere paramassi a seguito dei recenti incendi che hanno devastato la zona; rifacimento delle pavimentazioni e dei giunti di dilatazione delle opere d’arte; regimentazione delle acque e ripristino rete recinzione.
Presto partiranno altri lavori di messa in sicurezza del tratto. E tutto ciò lo si sta facendo grazie a un manipolo di funzionari Anas e le maestranze delle ditte aggiudicatrici che lavorano tutti i giorni senza sosta e in condizioni difficili per ridurre al massimo i disaggi all’utenza.
Giusto denunciare la mala gestione della cosa pubblica ma contestualmente cerchiamo di difendere i lavoratori che non hanno responsabilità e spesso operano in situazioni di emergenza per il tracciato tortuoso che per le condizioni organizzative deficitarie che il management nazionale obbliga all’attuazione. Ma questo è un altro articolo…
*Sindacato autonomo viabilità
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