Il contesto è Vinitaly 2018. E quale occasione migliore per parlare delle vetrine da offrire alla Calabria e alle sue mete turistiche? Già, il fatto è che la breve storia che Nuccio Caffo, che guida l’azienda che ha inventato – a proposito di brand calabresi – l’Amaro del Capo, non è esattamente una summa di buone pratiche. L’imprenditore parla dell’accordo chiuso dalla sua azienda con Air Dolomiti: la compagnia aerea italiana di proprietà dei tedeschi di Lufthansa porterà a bordo il celebre amaro e ne racconterà la storia. Un’opportunità per uno dei prodotti più celebri della Calabria. Il punto è che questa occasione potrebbe essere estesa a tutta la regione ma l’amministratore delegato di Air Dolomiti fatica a farsi ricevere dalla politica.
«Sono mesi – spiega Caffo ai nostri microfoni – che tenta di avere un appuntamento in Calabria per valutare l’introduzione di alcune rotte Air Dolomiti dalla Germania». Una novità – è il ragionamento di Caffo – che aiuterebbe a vendere il turismo, «che è il primo prodotto della Calabria. Ad esempio si potrebbe pensare a voli diretti da Monaco di Baviera a Lamezia Terme». Purtroppo, però, l’ad «viene continuamente rinviato dalla politica, tant’è che si è stancato e mi ha detto “se mi vogliono ho la sede italiana a Verona, li aspetto, intanto però inseriamo per tutte le linee dell’Air Dolomiti l’Amaro del Capo e parleremo della storia di questa azienda in un numero della rivista di bordo”». È un peccato, spiega l’imprenditore di Limbadi, perché la Calabria, che pure sarà rappresentata da un suo “figlio”, «potrebbe entrare nel circuito dalla porta principale. Gli imprenditori si danno da fare ma chiediamo che lo faccia anche la politica. E invece qui si rimane al palo mentre le regioni vicine hanno fatto passi da gigante. Cerchiamo di copiare le esperienze positive».
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