LOCRI Nove condanne, dai 5 anni ai 2 anni di reclusione, e 4 assoluzioni. Questo il bilancio delle sentenza emessa dal giudice per l’udienza preliminare Mariarosaria Savaglio al termine del processo “Typographic Acero” incardinato dalla procura di Locri, rappresentata dal pm Simona Ferraiuolo, su un vasto giro di usura controllato dagli uomini contigui alle cosche di ‘ndrangheta operanti nei comuni della fascia ionica della Locride: gli Ursino-Macrì e Jerinò di Gioiosa Jonica; i Rumbo-Galea-Figliomeni di Siderno; i Bruzzese di Grotteria ed i Mazzaferro di Marina di Gioiosa Jonica.
Nello specifico il gup ha condannato Nicola Agostino, un anno e 4 mesi e 4.445 euro di multa; Salvatore Agostino, 3 anni e 4 mesi e 2.800 euro di multa; Domenico Calautti, un anno e 4 mesi e 4.445 euro di multa; Francesco Caruso, un anno e 4 mesi e 4.445 euro di multa, con pena sospesa; Antonio Femia, 2 anni e 4 mesi di reclusione; Antonio Salvatore Malfone, 4 anni e 6 mesi e 8000 euro di multa; Roberto Prologo, 3 anni e 4 mesi di reclusione e 6.800 euro di multa; Nicola Prota, 5 anni e 9.867 euro di multa; Rocco Prota, 3 anni e 6 mesi e 6.800 euro di multa. Assolti Caterina Cherubino, Giuliana Zavaglia, Nicola Schirripa e Rocco Attacchi. Gli imputati devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura ed esercizio abusivo del credito.
Il gup ha inoltre riconosciuto il risarcimento danni nei confronti delle costituite parti civili: l’imprenditore Nicodemo Panetta, la Regione Calabria, la città metropolitana di Reggio Calabria, il Comune di Gioiosa Jonica, la fondazione antiusura “Interesse uomo”, di don Marcello Cozzi, rappresentata dall’avvocato Josè Toscano, e l’ex fondazione “Paolo Borsellino” con l’avvocato Marco Cartisano.
L’INCHIESTA Le indagini sono scaturite dalle dichiarazioni del testimone di giustizia Nicodemo Panetta, imprenditore del settore tipografico, assistito dall’avvocato Michele Gigliotti. I clan – ha svelato l’inchiesta – applicavano interessi usurari oscillanti tra il 50% ed il 500% annuale.
L’attività investigativa è stata condotta dai militari della Guardia di finanza di Locri che a maggio del 2015, con una informativa di oltre 2000 pagine, hanno comunicato al sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Antonio De Berdardo (attualmente sostituto procuratore a Catanzaro), le risultanze delle proprie indagini che sono partite il 13 marzo 2013 da una iniziale denuncia presentata «da parte di un imprenditore di Gioiosa Jonica operante nel settore tipografico, il quale ha delineato una complessa attività di usura posta in essere ai suoi danni da più soggetti appartenenti e/o vicini ad alcune cosche di ‘ndrangheta operanti nei Comuni della fascia Jonica della Locride, quali “Ursino-Macrì” e “Jerinò” di Gioiosa Jonica, “Rumbo-Galea-Figliomeni” di Siderno, “Bruzzese” di Grotteria, “Mazzaferro” di Marina di Gioiosa Jonica». Nicodemo Panetta si presenta agli investigatori con una corposa documentazione bancaria ed extracontabile. Dalle indagini della Guardia di finanza, e dalle intercettazioni, emergono i nomi di decine di altre vittime di usura ed esercizio abusivo del credito.
PROCESSO ORDINARIO Sono in tutto 50 gli imputati in questo procedimento. Altre 37 persone state rinviate a giudizio e per loro il processo si sta svolgendo con rito ordinario nel Tribunale di Locri davanti al collegio presieduto da Fulvio Accurso. Qui si trovano imputati come Giuseppe Ierinò detto “maniglia” il cui fratello è stato coinvolto nel sequestro Ghidini.
Si tratta di Francesco Barbiero, Filippo Benci, Salvatore Buttiglieri, Luigi Cherubino, Giuseppe Demasi, Rocco Demasi, Massimiliano Fortunio, Rocco Fortunio, Corrado Franzè, Carlo Ierinò, Giuseppe Vincenzo Infusini, Domenico Antonio Jerinò, Giorgio Jerinò, Giuseppe Jerinò, Maria Jerinò, Francesco Jervasi, Giuseppe Loccisano, Giuseppe Lupoi, Rocco Macrì, Vincenzo Mesiti, Armando Napoli, Rocco Novembre, Rocco Oppedisano, Teresa Oppedisano, Vincenzo Parrelli, Salvatore Prota, Teresa Prota, Luigi Racco, Rocco Rodinò, Salvatore Rodinò, Vincenzo Sainato, Natale Scali, Pasquale Scali, Nicola Antonio Simonetta, Santa Ursini, Pasquale Zavaglia. L’udienza per l’ordinario si terrà giovedì 19 aprile, e si continuerà a ad ascoltare la parte civile costituita, Nicodemo Panetta.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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