ROCCELLA JONICA Antonio Rispoli, di 65 anni, e il figlio Giuseppe Cosimo di 24, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica, con l’accusa, il primo, di estorsione aggravata dal metodo mafioso ed entrambi per furto. Cosimo Giuseppe è stato posto ai domiciliari. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Dda.
In particolare, le indagini dei militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Roccella Ionica, con il coordinamento della Dda reggina, hanno consentito di accertare due tentativi di estorsione posti in essere nel marzo del 2013 da Antonio Rispoli.
Il sessantacinquenne, secondo quanto accertato dai carabinieri, telefonando da una cabina pubblica, aveva chiesto al proprio datore di lavoro, un imprenditore della zona, dapprima 500 mila euro e successivamente 200 mila euro minacciando l’incendio delle proprietà. Padre e figlio, a distanza di un anno, si sono resi responsabili del furto di mezzi agricoli del valore di 200 mila euro nell’azienda di Guardavalle di proprietà del figlio dell’imprenditore preso di mira in precedenza. In quella circostanza Cosimo Giuseppe Rispoli, su indicazione del padre, aveva portato con sé anche una pistola.
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