Tregua armata nel centrodestra catanzarese

CATANZARO Stemperare i toni, “silenziare” il dibattito, e mettere in mezzo l’opposizione di centrosinistra. La maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo prova a ricompattarsi dopo la clamorosa spaccatura interna consumata nel consiglio comunale di giovedì, con il ritiro di una pratica, quella del regolamento degli spazi pubblicitari, fortemente voluta da una forza alleata. Ma nella coalizione la frattura è ancora dolorosissima, come conferma il fatto che sulla vicenda non si sono finora pronunciati, almeno ufficialmente, i leader del centrodestra nel capoluogo: lo stesso Abramo, il coordinatore provinciale di Forza Italia Mimmo Tallini e l’ex senatore Piero Aiello, guida del gruppo “Catanzaro da Vivere” del quale fa parte il presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, colui che ha istruito la pratica incriminata.

BASSO PROFILO Si muove da “pompiere” anzitutto il gruppo consiliare di diretta emanazione del sindaco, “Catanzaro con Abramo”,  che pure, a differenza di altri gruppi come quello di Forza Italia, si era presentato nel consiglio comunale poi “saltato”. «Non c’è nessuna rottura nella maggioranza», si affannano a precisare dal gruppo. Più o meno  sulla stessa linea una nota dei gruppi consiliari di Forza Italia e di “Obiettivo Comune” (“costola” degli azzurri), che spiegano la loro posizione favorevole al rinvio del consiglio comunale (e al rinvio della pratica sugli spazi pubblicitari) con l’opportunità di approfondire, recependo anche un’esigenza palesata dall’opposizione di centrosinistra, un provvedimento così importante, anche perché ritenuto incompleto. È evidente l’intento dei forzisti di tirare nel “tritacarne” anche l’opposizione, che tuttavia, con un intervento di alcuni esponenti tra cui Nicola Fiorita di “Cambiavento”, Lorenzo Costa del Pd, Roberto Guerriero di “S&D” e Sergio Costanzo di “Fare per Catanzaro”, specifica: «È bene che la maggioranza si guardi in faccia per risolvere i loro regolamenti di conti perché noi penseremo e continueremo a pensare unicamente all’interesse della città come più volte dimostrato in questi mesi di consiliatura». Nella “babele” di dichiarazioni più o meno ufficiali e pubbliche risalta comunque l’assenza di comunicazioni dal gruppo aielliano “Catanzaro da Vivere”.
L’OK CORRAL DEL CENTRODESTRA L’impressione è che la maggioranza di centrodestra si sia auto-imposta una pax che però sa tanto di tregua armata. Anche perché la pratica sugli spazi pubblicitari, comunque molto delicata, non  è stata la prima su cui il centrodestra si è accapigliato e sicuramente non sarà l’ultima. In ogni caso le note non riescono a mettere la sordina a quello che trapela dai corridoi del Comune: si narra di una burrascosa riunione di maggioranza preparatoria al consiglio comunale di giovedì nella quale Tallini avrebbe dettato, a muso duro, la linea del rinvio dell’assemblea (e della pratica), si narra però anche di un sindaco Abramo che non sarebbe stato di questo avviso e l’avrebbe fatto chiaramente presente, e infine si narra di un Polimeni pronto a minacciare le dimissioni da presidente del Consiglio comunale nel caso la pratica sugli spazi pubblicitari dovesse arenarsi (com’è possibile, e come è già avvenuto puntualmente negli ultimi 15 anni) Retroscena e boatos senza il crisma dell’ufficialità ma comunque eloquenti del clima da “Ok Corral” che si respira nel centrodestra catanzarese, colpito al cuore dalle urne delle Politiche, con la mancata elezione di due “colonnelli” come Tallini e Aiello, oggi a quanto sembra attestati su posizioni diverse anche dentro Forza Italia, con Aiello dato sempre molto vicino all’ex sottosegretario Tonino Gentile, in rotta con l’asse Santelli-Occhiuto. E in questo contesto sono come benzina sul fuoco le “manovre” già in atto in vista delle Regionali, alle quali tutti i big catanzaresi guardano con estremo interesse, e non certo per ruoli dai comparsa…

a. cant.