È grazie a un investitore indiano (si chiamano “business angel”, questo ha scelto di restare anonimo) se l’idea di due giovani cosentini è riuscita a decollare. Una commessa di tre letti – ma «in totale costavano 120mila euro», ricordano Ivan e Gianni Tallarico, 34 e 33 anni – che il letto intelligente ha potuto farsi conoscere nel mondo. Un momento che i due aspettavano dal 2007, quando hanno fondato l’azienda che li ha portati al Salone del Mobile di Milano appena concluso.
Lì hanno presentato il loro gioiellino, lo smart bed HiCan, un baldacchino iper tecnologico, dotato di componenti multimediali e domotiche che diventa un trainer del sonno, in grado di aiutare a riposare meglio e con tutti i comfort.
«Un mix tra design made in Italy e tecnologia che ha conquistato Russia, Stati Uniti e Paesi arabi, e che vogliamo portare in Italia, con una versione più accessibile, non dedicata solo a hotel o proprietà immobiliari di lusso», raccontato i fratelli all’Economia.
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Ivan e Gianni hanno studiato a Milano e hanno origini calabresi, a Cosenza, dove la famiglia possiede un mobilificio. «Con la crisi bisognava trovare alternative al business tradizionale — nota Ivan, che ora fa base a San Paolo, in Brasile, con l’idea di aprire una filiale —. Abbiamo iniziato a collaborare con il dipartimento di industriai design dell’università di Cosenza: così è nato HiCan». Ma i tempi non erano ancora maturi. «Nel 2016 raccogliamo 60mila euro con un crowdfunding», prosegue Gianni. Così l’indiano si accorge di HiCan, e non solo compra, ma ci crede. «Ha investito 500 mila euro nella società e dopo un road show negli Emirati, puntiamo a vendere cento pezzi in dodici mesi», dice Gianni.
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