COSENZA L’opposizione comunale a Palazzo dei Bruzi ricorda un po’ il “Visconte dimezzato” dello scrittore Italo Calvino. Ogni giorno un colpo di cannone sembra dividerla in due. Bene e male o meglio “Medardo il Gramo” e “Medardo il Buono” cercano di conquistare la bella Pamela (interpretata da Mario Occhiuto) che poi alla fine in un gesto di imprudenza «decide di sposarli tutti e due». E sì, perché la prima cannonata è la responsabilità, quindi, Giovanni Cipparrone e Luca Morrone fanno i “buoni” e tentano di riparare ai danni che l’opposizione ha procurato non presentandosi all’assise comunale. Il bilancio preventivo è approvato, Occhiuto supera una possibile crisi, e dà ufficialmente il benvenuto a due pezzi di “opposizione”. I risultati si vedono subito, su via Popilia, si sotterra l’ascia di guerra e arrivano i soldi per importanti opere pubbliche. Trenta milioni per servizi e interventi alle case comunali. Nasce anche la piattaforma dei “Sei stelle”, a Cosenza la fantasia non manca mai, quindi all’altare della bella Pamela arriva anche Marco Ambrogio. Il candidato alla segreteria del Pd regionale oltre al suo “sì” e il “grazie” per alcune opere nei quartieri porta in dote anche un pezzo di “Medardo il Gramo”: si tratta del consigliere Enrico Morcavallo (La Grande Cosenza). «A poco a poco, la città di Cosenza sta migliorando e molti quartieri stanno ritornando a splendere – scrivono i due in un comunicato –. Desideriamo, infatti, fare un plauso all’amministrazione comunale sia per il lavoro svolto finora che per aver stanziato i fondi da investire nella riqualificazione dell’ultimo lotto di via Popilia; in particolare, infatti, è già stata prevista l’installazione di nuovi ascensori nei palazzi dell’Aterp». I consiglieri terminano la dichiarazione d’amore invocando il classico «intervento per il centro storico». Il “ça va sans dire” da tenere a futura memoria nel caso di una eventuale crisi coniugale. Per adesso solo farfalle nello stomaco. Qualcosa sarebbe potuto cambiare nel caso di esiti diversi delle elezioni del 4 marzo. Occhiuto probabilmente avrebbe potuto beneficiare di un gruppo Udc in consiglio. Luca Morrone e Francesco Spadafora già ci sono (nonostante i due gruppi distinti in consiglio, ndr) ma anche Enrico Morcavallo si sarebbe potuto aggregare. Nel frattempo il sindaco non chiude nessuna porta e lo fa anche alla luce della possibile rinuncia di correre alla poltrona da governatore regionale di Mario Occhiuto. «Lavoro per i progetti della mia Cosenza», è l’altra cannonata che avrà fatto rizzare le antenne a qualche “Medardo” di Palazzo dei Bruzi.
mi. pr.
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