«L’Anas mette a rischio la sicurezza sull’A2»

La Sav Orsa esprime grande preoccupazione in merito al nuovo modello organizzativo che l’Anas sta per attivare sull’Autostrada A2 del Mediterraneo, più conosciuta come Salerno-Reggio Calabria.
Tale nuova organizzazione dell’esercizio è stata portata a conoscenza e pare anche approvata dalle organizzazioni sindacali aziendali a eccezione della scrivente Sav/Orsa, sigla rinnegata dalla dirigenza romana dell’Anas che ha messo in atto un comportamento a dir poco stravagante: «Ti ignoro cosi non ti riconosco», chiudendo a ogni confronto democratico previsto dalla Costituzione Italiana.
Il nuovo modello organizzativo prevede la riduzione della composizione delle squadre per il servizio emergenza da 5 a 3 unità.
Numero che riteniamo insufficiente e non idoneo alle condizioni di sicurezza sia per l’utenza che per il personale addetto.
Per maggior chiarezza, le squadre di emergenza svolgono importanti funzioni sul tratto viario in parola, con tempestività e in sicurezza; oggi sono composte normalmente da 5 unità con compiti ben definiti, e normati. Numero di componenti ottimale e sperimentato nell’immediatezza di un intervento di emergenza da compiersi su di una autostrada. In particolare a titolo esemplificativo e non esaustivo, partecipano agli interventi: 1 autista alla conduzione del mezzo d’opera, 2 unità dedicate a regolamentare e rallentare il traffico veicolare e 2 unità dedicate all’installazione della segnaletica necessaria per garantire in sicurezza il transito dell’utenza.
A ciò va aggiunto che tale servizio si eroga su una delle autostrade più difficili in Italia, conosciuta a tutti per la configurazione plano-altimetrica, un’autostrada che attraversa tre regioni passando da tratte di alta montagna a tratte pianeggianti con la presenza di moltissime opere d’arte quali viadotti e gallerie, la famosa autostrada Salerno-Reggio Calabria rinominata A2 .
Un’autostrada che in molti tratti, anche se ammodernati, riveste l’unica alternativa di collegamento presente sul territorio e quindi con volumi di traffico che rappresentano di per se un pericolo maggiore per gli operatori che già normalmente lavorano in situazione di difficoltà.
Un’autostrada dove le tratte non ammodernate (Castrovillari, Frascineto, Rogliano, Altilia) sono spesso soggette ad avversità climatiche quali neve e vento forte che costringono la dirigenza a diramare ordinanze di limitazione veicolare e anche di chiusura della tratta.
Ultimo punto ma per il Sav Orsa punto principale è la sicurezza dei lavoratori e degli utenti.
Riteniamo pericoloso operare su una autostrada con 3 soli operatori (uno guida, gli altri dovrebbero deviare il traffico e installare la segnaletica): a tal proposito ricordiamo le parole del Presidente Mattarella: «Ogni morte sul lavoro costituisce una ferita per l’Italia e una perdita irreparabile per l’intera società. Non è ammissibile che non vengano assicurate garanzie e cautele per lo svolgimento sicuro del lavoro».
In conclusione chiediamo alle istituzioni in indirizzo, di promuovere un tavolo di confronto con Anas (sino ad oggi del tutto latitante rispetto alle problematiche sollevate), dove rappresentare le istanze dei lavoratori, e rimettere al centro della discussione la sicurezza sui luoghi di lavoro ed il servizio reso all’utenza, a fronte dell’utile d’impresa.
Sarebbe devastante dover denunciare l’azienda per l’ennesima vita spezzata sul lavoro.

*segretario nazionale aggiunto Sav Orsa