CATANZARO «Non è questo il momento di alimentare divisioni e lacerazioni. Non è questo il momento di creare componenti, gruppi, correnti, sotto correnti». È l’incipit dell’appello lanciato dagli esponenti del Partito democratico calabrese Franco Laratta, Nicodemo Oliverio e Mimmo Bevacqua che invitano all’unità tutte le forze dem interne al partito.
«Dopo la cocente sconfitta elettorale dello scorso 4 marzo – scrivono nel documento-appello – dopo la conferma del profondo disagio in cui vive il partito con le elezioni regionali del Molise, ci pare veramente inspiegabile che gruppi interni si riorganizzino e si inventino nuovi gruppi, in grado solo di creare altro malessere all’interno dei nostri inscritti e dei nostri elettori».
Per i tre esponenti dem, «tutti noi abbiamo sensibilità diverse, molti di noi appartengono a gruppi e componenti interne. Che però hanno lavorato in difesa dell’unità del partito e a sostegno della sua azione di governo. Tutti insieme per costruire un partito che si apra non si chiuda, un partito sempre più attento alle esigenze di un paese che cambia».
«Oggi viviamo in una grande difficoltà – aggiungono – , abbiamo bisogno di tornare a parlare con il paese, con gli italiani, con le persone che hanno bisogno di credere in un partito moderno, veramente democratico, veramente aperto. Creare nuove condizioni di divisione non aiuta a fare e a portare con successo avanti quest’operazione».
Secondo Laratta, Oliverio e Bevacqua, «le riunioni del dopo elezioni sono apparse in tutta la loro difficoltà. Pensiamo alla nostra assemblea regionale, pensiamo alla direzione, pensiamo a tutti momenti in cui il partito si è ritrovato più smarrito e più solo di prima».
«Oggi l’appello che ci sentiamo in dovere di fare –dicono – è quello di unire le forze e non di dividere la nostra debolezza. È quello di ritrovare il gusto di stare insieme, di non fare inutili fughe in avanti, di ritrovare le ragioni dell’unità e della condivisione».
«Il Pd ha bisogno di una profonda azione di rinnovamento – sostengono i tre dem -, ha bisogno di aprirsi alla società, al mondo delle associazioni, ai giovani, a tutti coloro che sono preoccupati per le condizioni della democrazia e delle nostre istituzioni. Ormai sono passati tanti giorni da quando abbiamo votato e il paese non ha ancora un governo, non ha nemmeno una maggioranza parlamentare, mentre tutti invocano la partecipazione del partito alle future scelte per il governo del paese».
«Segno che le elezioni del 4 marzo – affermano ancora – non hanno dato alcuna risposta positiva agli interessi generali del paese. Noi non intendiamo partecipare a nessun operazione di divisione e di fuga in avanti, noi vogliamo lavorare perché il partito riparta, perché si apra una stagione nuova soprattutto in Calabria, perché si rompa con i vizi e gli errori del passato».
«È necessario – sottolineano i tre esponenti del Pd – un grande dibattito; è necessario seguire le scelte del partito nazionale, che ha preferito perfino rinviare l’assemblea nazionale, per scegliere il momento migliore per il confronto interno e per stabilire una linea d’azione comune per il rilancio del partito».
«Qui in Calabria – concludono Laratta, Oliverio e Bevacqua – abbiamo bisogno di fare questo e anche di più, perché le condizioni del partito calabrese sono gravemente compromesse. Abbiamo bisogno di unità, ma in un ragionamento aperto, dove ognuno si assuma le responsabilità che gli appartengono».
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