GIOIOSA IONICA Una svastica sul viso di un bimbo di colore, nel giorno della Liberazione dal nazifascismo. L’incisione è stata fatta su un murale della sede di Recosol, la rete dei Comuni solidali, a Gioiosa Ionica.
«Nel giorno in cui festeggiamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo – scrive Giovanni Maiolo, del coordinamento nazionale – dobbiamo registrare il vile gesto di chi cerca di riesumare vecchie logiche disumane dalla pattumiera della storia. Qualcuno ha inciso una svastica sul murale della sede della Rete dei Comuni Solidali di via Diaz, a Gioiosa Ionica. Quell’edificio, di proprietà comunale, era abbandonato e semi crollato e Re.co.sol., attraverso lo Sprar, lo ha ristrutturato e reso nuovamente fruibile, rendendolo luogo di incontro per i migranti ospitati a Gioiosa. Su un muro esterno è stata realizzato un murale che simboleggia l’accoglienza, realizzato dall’artista cauloniese Emilio Fameli, che raffigura un padre che tiene in braccio il figlio. La svastica è stata incisa proprio sul viso del bambino».
«In tempi in cui i peggiori populismi fanno proseliti e guadagnano consenso smisurato –continua Maiolo – non si possono ignorare questi gesti simbolici ed estremamente gravi. Continueremo nel nostro lavoro quotidiano a praticare l’accoglienza e a sostenere la comunità locale. Chi cerca di imporre idee criminali di superiorità razziale è destinato ad essere sconfitto. W il 25 aprile».
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