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Sanità, Scura taglia il budget al Marrelli. Che minaccia sommossa

Per il comitato che sostiene la clinica crotonese i fondi assegnati per il 2018 sono «una bastonata vergognosa». E si scaglia contro il commissario, «un uomo inadeguato (e solo al comando)»

Pubblicato il: 25/04/2018 – 17:11
Sanità, Scura taglia il budget al Marrelli. Che minaccia sommossa

CROTONE «La notizia di un nuovo decreto di budget per le cliniche che risulta essere peggio di quello precedente (Dca 70/2018) lascia sconcertati in tanti in Calabria. Il Commissario Scura ha firmato l’ultima condanna alla sanità di questa Regione». È quanto fa sapere con una nota il comitato “Noi vogliamo il Marrelli Hospital”, che lamenta: «
anche per il 2018 l’azienda è stata letteralmente “bastonata” da un’assegnazione di budget vergognoso, che non solo non consente al Marrelli Hospital di operare tutto l’anno, ma penalizza fortemente anche la Casa di Cura Calabrodental, i suoi pazienti disabili (oltre 1000 ogni anno) ed i pazienti con gravi tumori del cavo orale (oltre 400 ogni anno), che solo la struttura crotonese tratta in Calabria». Per il comitato «la sola clinica odontoiatrica Calabrodental, negli ultimi 2 anni, si è vista decurtare oltre 800.000 euro dal budget complessivo, mentre il Marrelli Hospital continua ad essere considerata figlia di un Dio Minore, rispetto a tutte le altre cliniche private della Calabria pur avendo lo stesso numero di posti letto, le più innovative tecnologie del Centro Sud ed i professionisti che sono riconosciuti come numero uno nei più importanti ospedali del Nord Italia.
A questo si aggiunge un’altra furbata, con un decreto che relega l’assegnazione degli APA e PAC (chirurgia di bassa gravità) nella mischia del budget ambulatoriale con il rischio di dover bloccare già dalla prossima settimana gli interventi di ernie e artroscopie ortopediche con ulteriori fughe di pazienti fuori regione ed un danno erariale che si somma a quello già ingente in essere». Per il comitato «il problema della sanità è il più grande dei problemi dei calabresi che né la Politica né le Istituzioni regionali possono ignorare, o peggio assecondare con il silenzio. Non può un uomo inadeguato (e solo al comando) mettere in ginocchio 2 milioni di cittadini. Così come stanno le cose non funziona la sanità pubblica e non ci sono le condizioni per far funzionare la sanità privata. Solo una ferma presa di coscienza politica potrà far cambiare le cose. L’alternativa sarà una grande sommossa popolare a discredito di tutte le istituzioni, e noi saremo in testa».

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