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«Il Pd apra il dialogo (anche) con i propri iscritti»

di Mario Valente*

Pubblicato il: 27/04/2018 – 23:03
«Il Pd apra il dialogo (anche) con i propri iscritti»

La fase che stiamo, vivendo per dar vita ad un governo nazionale, richiede una riflessione accurata ed una consapevolezza maggiore da parte dei partiti e movimenti presenti in Parlamento. Dopo giorni di inutile attesa, e di un balletto continuo senza mai mettere in conto che viviamo in una Repubblica parlamentare, bisogna fare uno scatto deciso in avanti. L’incarico affidato dal Presidente della Repubblica Mattarella al presidente Fico ha suscitato una discussione importante e profonda che deve coinvolgere tutto il Partito democratico. Condivido l’impostazione elaborata ed attuata dal nostro Partito. Il dialogo che rappresenta, soprattutto per noi democratici italiani, la vera linfa della società deve essere esercitato senza remore. Per questo motivo è importante confrontarsi e capire quali azioni intraprendere. Giusto aver convocato la direzione nazionale, in quella sede bisogna individuare un percorso condiviso.
Certo, ogni militante iscritto al Pd ha una giusta preoccupazione. In tutti questi anni il Movimento Cinque Stelle ha espresso posizioni retrograde e per certi versi non risolutive alle tante questioni che il nostro paese detiene.
Il Partito democratico, anche in questa fase delicata, ha il dovere di sostenere con forza e determinazione le proprie idee, i programmi, la sua visione.
Per questo motivo, oltre la direzione nazionale che riveste un ruolo di cruciale importanza, sarebbe opportuno coinvolgere i nostri iscritti in questa decisone. Casi simili, in questi ultimi anni, possono essere ricercati nei partiti socialisti europei. L’esperienza del Spd in Germania di consultazione dei propri iscritti può essere una metodologia da utilizzare anche per il nostro partito. Non solo una consultazione tra favorevoli o contrari ad un governo con una forza politica, ma un referendum basato su un programma da poter condividere. La nostra battaglia non può essere relegata solo ed esclusivamente ad un senso di responsabilità ma deve basarsi proprio sulla condivisione di progettualità e piattaforme governative da presentare.

*segretario Gd Calabria

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