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«L’ex assessore condannato e riassunto da Occhiuto, lo segnalerò all’Anac»

Il senatore del M5S Nicola Morra: «L’uomo di fiducia del sindaco di Cosenza richiamato con “soli” 30mila euro l’anno di retribuzione»

Pubblicato il: 27/04/2018 – 18:17
«L’ex assessore condannato e riassunto da Occhiuto, lo segnalerò all’Anac»

COSENZA «L’amministrazione guidata da Mario Occhiuto sembra distribuire nomine, incarichi e lavori con affidamenti diretti in barba a numerose inchieste della magistratura che hanno attenzionato il Comune di Cosenza. Tutto prosegue come se giocasse a carte in un tavolo da Casinò. Quello che sta accadendo al Comune di Cosenza, non conosce vergogna. Sembra una rincorsa al saccheggio della città». Lo sostiene, in una nota, il senatore Nicola Morra, del Movimento 5 Stelle. «Sono molteplici, per esempio – aggiunge – i numerosi incarichi distribuiti a collaboratori dell’ex studio professionale del sindaco e le nomine presso la propria segreteria che vede tra le fila parenti di politici di Forza Italia ed ex sindaci che hanno fatto campagna elettorale per tutto l’arco costituzionale. Tutto questo, purtroppo, è nulla se paragonato a quello che negli ultimi giorni è successo e che ha visto come protagonista un assessore al bilancio, Luciano Vigna, condannato in secondo grado per bancarotta fraudolenta e in palese conflitto con la legge Severino, che dapprima si dimette quasi a dimostrare un briciolo di buon costume, salvo subito dopo pentirsi, quando il sindaco lo richiama con un incarico quale “uomo di fiducia” a “soli” 30mila euro l’anno. Tutto questo a spese dei cosentini. Ricordiamo che le dimissioni di Vigna sono consequenziali alla condanna in appello a due anni e due mesi, in merito al processo “Tesi”. Condanna arrivata anche per l’ancora assessore alla Mobilità Michelangelo Spataro, che continua indisturbato a fare l’assessore mentre per la Legge dovrebbe tornare a casa». 
«Credo sia inopportuno – dice ancora Morra – continuare ad abbagliare i cittadini con luci e festicciole quando si violano i più elementari princìpi di buona condotta e di buon governo della Città. Per tutti questi motivi, preparerò molto presto un’interrogazione parlamentare e una segnalazione all’Anac sul “caso Cosenza” che deve trovare nelle Istituzioni un comportamento fermo e una reazione decisa a questa propensione al malcostume».

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