Il cuore del lavoro è la sicurezza. Sarà questo il tema del 1° maggio nazionale, che si svolgerà a Prato, e di quello calabrese a Carfizzi. Un tema, quello della sicurezza, che riguarda anche la nostra regione come dimostra il tragico evento di Crotone in cui hanno perso di recente la vita due lavoratori.
I dati sugli infortuni sul lavoro rappresentano una ferita aperta, che fa male. Preoccupa ed allarma. Perché manca una strategia nazionale di prevenzione e di contrasto al fenomeno. La fotografia di questo drammatico problema deve indurre tutti a porre come prioritario il tema della tutela della salute e sicurezza al centro dell’attenzione politica e istituzionale del Paese.
Ma la festa del lavoro dovrà essere anche l’occasione per riproporre con forza i temi dell’occupazione, della crescita e dello sviluppo dei nostri territori. Una regione, la nostra, che continua a presentare dinamiche sociali drammatiche come dimostrano i livelli di inoccupazione, disoccupazione, soprattutto giovanile tra le più alte d‘Europa. Uno scenario veramente critico a cui si aggiunge l’enorme platea di lavoratori collocati nell’area del precariato per i quali, dopo anni, non si vedono ancora soluzioni positive.
Il lavoro è la vera priorità per la nostra regione. In questo senso vanno impegnate con urgenza tutte le risorse, comunitarie e ordinarie, per la definizione di un Piano straordinario per l’occupazione e il lavoro che punti alla creazione di nuovi posti di lavoro, alla trasformazione dei rapporti di lavoro precari in stabili, all’emersione e regolarizzazione delle migliaia di lavoratori in nero, alla ricollocazione produttiva dei lavoratori percettori di ammortizzatori sociali attraverso vere politiche attive.
Allo stesso tempo è necessario mettere in campo politiche sociali finalizzate a tutelare le fasce più deboli tenendo conto che in Calabria l’area della povertà e del disagio si presenta con numeri sempre più elevati. Per questi motivi va concertato al più presto un piano di interventi con l’obiettivo di garantire adeguati e dignitosi livelli di welfare per le nostre popolazioni attivando, anche nella nostra Regione, strumenti come il Rei per un nuovo patto di cittadinanza tra istituzioni e comunità.
In Calabria ci aspettano sfide importanti. Per questi motivi le risorse comunitarie assegnate alla nostra Regione non dovranno essere più riconsegnate alla Ue ma impegnate per favorire condizioni di crescita e sviluppo della nostra terra.
La partecipazione alla manifestazione di Carfizzi del segretario generale aggiunto Cisl Luigi Sbarra e dei segretari nazionali di Cgil e Uil rappresenta un segnale di forte attenzione delle confederazioni nazionali nei confronti del Mezzogiorno e della Calabria.
*Segretario generale Cisl Calabria
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