Ultimo aggiornamento alle 21:20
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

«Nel Pd si attende ancora una rivoluzione»

di Ernesto Palma* e Mario Muzzì**

Pubblicato il: 30/04/2018 – 11:56
«Nel Pd si attende ancora una rivoluzione»

Mentre tutti aspettiamo la formazione del nuovo governo pare che le sabbie mobili del Pd iniziano a muoversi togliendo fuori qualche timida e visibile novità, l’andamento è lento ed è difficile prevedere quale sarà il nostro destino, se continuare tra dubbi ed incertezze o imprimere con forza una nuova rivoluzione copernicana.
La tentazione è quella di fare uscire tutti indenni senza se e senza ma, con il rischio di creare una profonda frattura con i propri elettori che hanno già dato indicazioni ben precise che per salvaguardare questa tradizione, che riconoscono ancora essere importante, c’è bisogno di innesti vitali e necessari.
Le nostre sensibilità si misureranno attraverso la capacità che riusciremo ad esprimere nel sapere codificare le ambizioni recondite del nostro popolo traducendole in scelte coraggiose che diano il segno di una vera disponibilità a metterci tutti in discussione o altrimenti continueremo a perderci in equivoci e conflittualità inutili pervase dalle solite ambizioni da proteggere.
Che senso ha, dopo una sconfitta che fa registrare per il centrosinistra il suo minimo storico della sua lunga storia, impuntarsi se è meglio dimettersi o se uscire di scena solo perché si è in scadenza, vale proprio poco specie quando lo Statuto del partito ha subito negli anni evidenti soprusi.
Questa provocazione stimola rabbia e contrarietà, irrita perché considerata da più parti come il tentativo di proteggere un’autoreferenzialità che con arroganza tenta di resistere, la fotografia di una burocrazia politica che continua ad operare nelle loro manovre esiziali come se nulla fosse successo.
Come possiamo uscire da questa immobilità? Come riusciremo ad affrontare una crisi così grave, potenzialmente letale in termini culturali prima ancora che politici? Saremo capaci di non frantumare quel poco che è rimasto? In sintesi come far uscire il Pd dalle secche?
C’è ancora nelle nostre intenzioni l’aspirazione a riproporre un pezzo di quella narrazione che aspetta di essere rispolverata attraverso la riscoperta di quei valori che in questi anni abbiamo sacrificato in nome di una modernità che invece ci ha condannati alla solitudine di massa.
E cosi abbiamo preferito l’emancipazione dalle appartenenze, dalle ideologie, dalle corporazioni quella che oggi è chiamata «disintermediazione», annullamento dei mille corpi intermedi che fanno da cuscinetto tra lo Stato e l’individuo.
I territori ne hanno sofferto lasciandoli ai loro destini, in questi anni neppure un istante di attenzione è stato dedicato a costruire una elaborazione culturale, un’organizzazione territoriale, una classe dirigente locale e nazionale, considerati sempre come i tre fondamenti di qualsiasi impresa politica.
La struttura del partito non può essere più esclusivamente fatta dalla rete degli amministratori locali, tenuti insieme da qualche evento identitario, dall’eco mediatico o dalla discussione sulla rete.
Dobbiamo tornare nei territori a raccontare la nostra storia, a raccogliere la voglia di protagonismo che c’è in giro, la disponibilità ad impegnarsi per ricostruire una identità e liberarsi dal giogo di burocrazie e dalle elitè ingombranti.
I circoli sono gli strumenti da riattivare subito evitando di trasformarli in tesserifici a disposizione di qualche potente del momento, devono registrare le pulsioni del territorio e tradurle in attività politica.
Un lungo ed impegnativo lavoro, non possiamo assolutamente essere schiacciati dall’irrilevanza o spazzati dallo spettro dell’estinzione, dobbiamo necessariamente iniziare a costruire il nostro futuro.
Ci auguriamo tutti che la politica sia ancora lo spazio dove le possibilità si compongono rispetto alle necessità.

*già candidato al Congresso Pd Catanzaro
 **dirigente provinciale Pd Catanzaro

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x