COSENZA Alla faccia dell’autostrada finita e inaugurata. Alla faccia dell’addio ai cantieri e del cambio di nome – da A3 ad A2 – e della pubblicità con Giancarlo Giannini a promuovere le rotte del turismo smart tra Salerno e Reggio Calabria. Basta poco per rivedere le solite scene, che per tanti vacanzieri mordi e fuggi del Primo Maggio si sono trasformate in una fila chilometrica tra Altilia e Rogliano sulla strada del ritorno dalla gita fuori porta. Rallentamenti monstre, che nel momento peggiore hanno sfiorato i dieci chilometri. E soltanto per “colpa” del flusso veicolare accresciuto dalla giornata di festa e di un restringimento della carreggiata. Così, per tanti il ritorno a Cosenza è diventato un’odissea nella speranza che la coda terminasse dopo la prossima curva. Roba da tangenziale nelle ore di punta, da Grande raccordo anulare nei giorni peggiori. E invece no, era soltanto la “nuova” A2. O la vecchia A3, tanto è la stessa cosa.
https://www.youtube.com/watch?v=rAAb78sgBoI&feature=youtu.be
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