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L'Europa vuole tagliare 160 milioni alla Calabria

La denuncia del M5S sul piano pluriennale presentato da Juncker che prevede una sforbiciata del 7%. La parlamentare europea Ferrara: «Inaccettabile, serve una reazione forte dell’Italia»

Pubblicato il: 02/05/2018 – 16:38
L'Europa vuole tagliare 160 milioni alla Calabria

CATANZARO Sono i Cinquestelle a lanciare la “bomba” politica. Che investe (potrebbe investire) tutto il Meridione, con risultati shock sulla Calabria. Lo spiega in poche preoccupate righe Laura Ferrara, deputata europea del M5S: «La Calabria rischia di perdere 160 milioni di euro sulla programmazione 2020-2027. Un taglio inaccettabile – aggiunge – se si considera che la Calabria è attualmente la regione più povera d’Italia e che fatica a crescere dal punto di vista occupazionale. Una forte spinta concreta ad un’economia ferma al palo può arrivare dai fondi europei dei prossimi anni, considerati i ritardi con cui procede la programmazione 2014-2020. Serve una reazione forte dell’Italia contro la proposta di budget europeo presentata dalla Commissione europea».
Ferrara non è l’unica a porre la questione dei tagli alla politica di coesione. Laura Agea, capodelegazione del Movimento 5Stelle, offre una percentuale della sforbiciata: un 7% in meno sul prossimo quadro finanziario pluriennale 2020-2027 presentato oggi dal commissario Juncker al Parlamento europeo, definito «inaccettabile perché colpirà principalmente le aree più povere d’Italia. Secondo le nostre prime stime si tratta di oltre 3 miliardi di euro di minori risorse investite. Chiediamo che il livello di disoccupazione giovanile sia inserito, oltre al Pil, come indicatore principale per quantificare l’assegnazione dei fondi europei».
«Durante la discussione al Parlamento europeo – annuncia l’europarlamentare Marco Valli – presenteremo emendamenti per rimediare agli errori della Commissione. Comprendiamo le sfide al budget europeo rappresentate dall’uscita della Gran Bretagna, ma non possono essere i cittadini a pagarne le conseguenze. Ci sono spazi per ridurre i troppi sprechi europei e per rimodulare le spese. Diciamo no ai tagli lineari e, per quanto riguarda la Pac, chiederemo di privilegiare nell’assegnazione dei fondi i piccoli agricoltori ed eliminare le inefficienze. Vogliamo capire meglio, infine, come verranno utilizzati i 25 miliardi stanziati a sostegno delle riforme strutturali. Se per riforme strutturali Juncker intende il Jobs Act e la riforma Fornero faremo le barricate. Il Movimento 5 Stelle – conclude Valli – mette al centro della sua azione politica l’Italia e i cittadini italiani».

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