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Politeama di Catanzaro, applausi a scena aperta per l’Otello

Chiusura dell’attività annuale con il “sold out” per lo spettacolo. L’apprezzamento del pubblico per la regia di Cannito e la direzione artistica del talento calabrese Arlia

Pubblicato il: 06/05/2018 – 11:57
Politeama di Catanzaro, applausi a scena aperta per l’Otello

CATANZARO Un’ovazione lunga dieci minuti suggella il successo dell’“Otello”, che chiude la stagione del Teatro Politeama di Catanzaro. Un “sold out” atteso, annunciato e realizzato per l’opera lirica impreziosita dalla magistrale regia di un nome di grido del panorama nazionale qual è Luciano Cannito e dalla brillante direzione d’orchestra del talento calabrese Filippo Arlia, il più giovane direttore di Conservatorio d’Italia: il finale sono applausi a scena aperta che premiano la sfida dei vertici della Fondazione Politeama, a partire dal sovrintendente Gianvito Casadonte (nella foto a sinistra accanto al tenore Gramegna), compiaciuti per la risposta di un pubblico che ha letteralmente riempito il teatro catanzarese come ai “bei tempi”.
LO SPETTACOLO Ovviamente, gli ingredienti per una chiusura di stagione di livello c’erano tutti: il fascino e la suggestione dell’“Otello”, con il suo intreccio di amore, passione, tradimento e morte che la regia di Cannito esalta nel rispetto della tradizione, l’eco di geni come Giuseppe Verdi, William Shakespeare e Arrigo Boito, il fatto che la rappresentazione affidata a Cannito e Arlia fosse l’unica opera lirica rappresentata quest’anno in Calabria. Rappresentazione di una complessità enorme, articolata in quattro atti suddivisi da una lunga pausa e da due “mezze scene” per consentire il cambio di costumi e di scenografie, sempre suggestive. E soprattutto un cast artistico di prim’ordine, composto dal famoso tenore Leonardo Gramegna (Otello), la soprano Yoanna Parisi (Desdemona), Dragutin Matic (Iago), Alessandro D’Acrissa (Cassio), Stanislav Chernenkov  (Lodovico), Lorenza Zaccaria (Emilia), Guido Bernoni (Roderigo), Gabriele D’Orazio (Montano), Salvatore Pio Grasso (araldo) e dall’inappuntabile coro lirico siciliano diretto da Francesco Costa: tutti in grande spolvero, con una menzione speciale per Gramegna, il cui “Otello” lievita di minuto in minuto, per la Parisi, che dà anima a un terzo e quarto atto di grande impatto emotivo, e per il calabrese D’Acrissa. Applausi speciali per tutti nel contesto di una produzione che parla tanto calabrese, dall’orchestra filarmonica della Calabria che Arlia dirige da maestro qual è pur non avendo compito nemmeno 30 anni, considerando anche la collaborazione per l’allestimento dell’“Otello” garantita dall’istituto superiore di studi musicali Tchaikovsky di Nocera Terinese.
TEMPO DI BILANCI Tanti volti noti in sala, a partire dal sindaco Sergio Abramo, presidente della Fondazione Politeama, affiancato tra gli altri dal sindaco di Crotone Ugo Pugliese e dai consiglieri di amministrazione: ci sono anche Rossella Brescia, compagna di Cannito, e il celebre orafo Michele Affidato. Prima della rappresentazione, sul palco Casadonte e il dg del Politeama Aldo Costa, che tracciano un bilancio dell’attività e lanciano anche qualche anticipazione per la prossima stagione. In premessa, uno struggente omaggio a Mario Foglietti, storico sovrintendente e “padre nobile” del teatro catanzarese, scomparso pochi anni fa, e a Giovanni Colosimo, imprenditore appassionatissimo di lirica e sostenitore (anche sul piano concreto)  della Fondazione, anch’egli scomparso di recente. Dice Costa: «Abbiamo lavorato in un bel clima e stiamo già programmando anche la prossima stagione, nella quale intendiamo portare non una ma due liriche. Ricordo – osserva il direttore generale del Politeama – che il Politeama di Catanzaro è l’unico teatro calabrese che ha una stagione e una programmazione costante, aperta tra l’altro anche al territorio». Casadonte precisa: «L’”Otello” è stato rappresentato tre volte all’Opera di Roma in una decina di anni, una volta al Massimo di Palermo e ora al Politeama, per noi quindi – rileva il sovrintendente del Politeama – è stata una grande sfida, che però abbiamo accolto nella consapevolezza che la grande protagonista è proprio l’opera. E così ci siamo a un grande amico e grande regista, Luciano Cannito, ci siamo concentrati su un cast fatto da interpreti che magari non sono ancora star ma hanno tutte le carte in regola per diventarlo, su Filippo Arlia che è un grande talento della Calabria. La Calabria deve valorizzare i tanti talenti che ha e, infatti, il sindaco Abramo mi ha autorizzato a annunciare che stiamo lavorando per aprire il conservatorio a  Catanzaro. Ringrazio il sindaco Abramo, il direttore generale Costa, i componenti del consiglio di amministrazione, tutti i presenti ma – conclude Casadonte – voglio ringraziare soprattutto il pubblico catanzarese, il cui calore e il cui entusiasmo sono stati un grande stimolo per noi e lo saranno anche per il futuro».

a. cant

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