CATANZARO Il movimento delle cooperative sociali aderenti a Ferdesolidarietà, LegacoopSociali ed Agci Solidarietà della Calabria, in una nota, esprime «profonda preoccupazione per la battuta di arresto di quel processo di riforma delle politiche sociali in Calabria avviato con la Dgr 449/2016 ed annullato, per vizio procedurale, dalla sentenza del Tar di Catanzaro».
«Il prezioso lavoro partecipativo – prosegue la nota – e la volontà politica di attuare in Calabria, con ben 17 anni di ritardo, quel sistema integrato e di rete previsto dalla Legge 328/2000, in cui si dà risalto al bisogno del cittadino “utente” e non certamente ad interessi “personalistici”, dando la possibilità ai comuni di pianificare ed intervenire sui bisogni reali esistenti, non può essere interrotto. Auspichiamo che l’attuale governo regionale ed il nuovo assessore al welfare, da subito si attivino per individuare il corretto percorso affinché quanto finora fatto non venga cancellato, ma integrato e migliorato».
«Siamo fiduciosi e certi – conclude la nota – che nell’immediato si sapranno individuare gli opportuni provvedimenti che evitino il dilagare di una forte e crescente preoccupazione, rispetto all’attuale situazione di stallo che sta mettendo a serio rischio l’intero settore sociale».
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